Esiodo: differenze tra le versioni

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*Nereo, che mai mentisce, ma dice sempre la verità, fu generato come primo figlio da Ponto. Lo si chiama il vecchio, perché è verace e benigno. Mai egli si discosta dal giusto, ma tende sempre verso la giustizia e la bontà. (vv. 233-236; 1959)
*''Come quando negli alveari ombrosi le [[ape|api]] | nutrono i [[fuco|fuchi]], che hanno parte dei frutti delle loro aspre fatiche | – esse per tutto il giorno, fino al tramonto del sole, | ogni giorno s'affrettano sollecite e fanno i bianchi favi, | e quelli restando dentro gli ombrosi alveari | l'altrui fatica nel loro ventre raccolgono – | cosi per gli uomini un male, le donne, | Zeus altotonante fece, che hanno parte dei frutti delle fatiche | moleste''.<ref>Secondo Martin Litchfield West, per Esiodo le donne sono ladre di cibo, cosa che, in questa forma, l'autore non dice da nessuna parte.</ref> (vv. 594-602; 2007)
E Giove, poi che armò l’ira sua, poi che l’armi ebbe prese,<br>il tuono col baleno, col folgore fumido ardente,<br>con un gran lancio un colpo scagliò dall’Olimpo; e le teste<br>intorno intorno tutte bruciò di quell’orrido mostro.<br>E quello, poi che fu domato, spezzato dai colpi,<br>
piombò giú mutilato, die’ gemiti lunghi la Terra.<br>Ed una vampa sprizzò dal Dio folgorato percosso<br>nelle selvose convalli dell’[[Etna]] tutto aspro di rupi. (''[[s:La Teogonia/Giove stermina Tifone|Giove stermina Tifone]]'', vv. 853-860; 1929)
*''Sposò la molle Tèmi seconda, che a luce die' l'Ore, | Dice, con Eunomía, con Pace possente — su l'opre | esse a vegliare sempre degli uomini stanno — e le Parche, | a cui massimo onore concesse il Croníde: Lachèsi | Atropo e Cloto: il bene partiscono agli uomini e il male.'' (''[[s:La Teogonia/Regno di Giove e sua discendenza|Regno di Giove e sua discendenza]]'', vv. 901-905; 1929)