Matteo Marangoni: differenze tra le versioni

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*Ogni forma è buona se corrisponde perfettamente al suo contenuto e viceversa. Per questo i grandi trecentisti sono perfetti così e non altrimenti; mentre i [[neoclassicismo|neoclassici]] e i [[preraffaelliti|{{sic|preraffaeliti}}]] sono falsi perché ostentano contenuti e forme che non sono i loro. (pp. 59-60)
*{{NDR|dopo avere esaminato un'opera di [[Jan Vermeer]]}} Prendete invece una qualsiasi delle tante opere del già celeberrimo [[Ernest Meissonier|{{sic|Meissonnier}}]]<ref>Grafia errata per Meissonier.</ref> e sentirete come il pittore non riesca a sollevarsi di un dito al disopra dell'interesse puramente descrittivo – cioè puramente episodico, aneddotico o, tutt'al più, psicologico e sentimentale – delle sue scenette di genere, o dei suoi episodi storici; dove ogni particolare è reso con la stessa indifferenza analitica e con una oggettività veramente fotografica. (p. 78)
*[...] un'[[opera d'arte]] è tanto più pura quanto più riesce a restare fedele al temperamento e al gusto dell'artista; e tanto più efficace quanto più riesce a esprimersi coi mezzi più unitari, cioè più stilisticamente coerenti. (p. 90)
*Il periodo [[Arte romanica|romanico]] [...] si può considerare come un periodo reazionario alla tendenza esclusivamente coloristica {{sic|bisantina}}; caratterizzato da una nuova aspirazione alla ''forma'', nel senso plastico greco-romano. (pp. 90-91)
*Come la ''bellezza'' è in arte un fatto completamente indipendente dalla natura fisica, così pure la ''[[grazia]]'' dalla natura morale. Il pittore che si propone di esprimere la grazia per mezzo di seduzioni psicologiche non ottiene che della leziosaggine. (p. 123)