Antonio Capizzi: differenze tra le versioni

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Inserita una citazione dall'opera "I sofisti ad Atene"
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* [...] Non posso dare torto a quegli storici che hanno visto nella definizione aristotelica dell'uomo come «animale naturalmente politico» un riferimento più al carattere greco che all'umanità in generale. (p. 130)
*Le ricerche sulla letteratura classica hanno da tempo abbandonato il "paese della [[Bello|bellezza pura]]": nessun poeta o prosatore greco viene più letto ''sub specie aeternitatis'', né estraniato dal contesto socio-politico della città in cui visse e dell'uditorio per il quale compose. Nel campo della storia della filosofia antica, e soprattutto della più antica (da [[Talete]] al giovane [[Empedocle]]), il passo è stato fatto a metà, e non da tutti, gli studiosi più illuminati sono arrivati a mettere i presocratici arcaici in rapporto con la polis in generale, ma molto raramente con le singole ''poleis'' nelle quali quei sapienti non solo vissero, ma (come attestano fonti indiscusse) ebbero posizioni politiche di primissimo piano; e quasi mai si sono domandati in qual misura l'uditorio cittadino (così determinante in età pre-letteraria) condizionasse i contenuti del loro discorso.
 
==''I sofisti ad Atene''==
*L'asserzione che [[Platone]] fa fare a [[Socrate]] nel ''Protagora'' con una durezza non attenuata dall'ironia, che cioè il [[Protagora|maestro di Abdera]] sarebbe stato il primo sia a definirsi sofista, sia ad esibirsi come maestro di educazione e virtù, sia infine a pretendere un compenso, ci risulta assai lontana dalla verità storica: su questi aspetti l'innovazione era assai esigua. (p. 88)
 
==Citazioni su Antonio Capizzi==