David 8: differenze tra le versioni

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*A volte per creare... Bisogna prima distruggere. (''[[Prometheus]]'')
 
*Ero con il nostro illustre signor [[Peter Weyland|Weyland]], quand'è morto [...] Geniale per la sua specie, ma rimaneva un essere umano. Del tutto indegno della sua creatura. Naturalmente lui era convinto del contrario: è nella loro natura vedersi così. Tuttavia, sebbene fosse un genio, nemmeno lui sfuggiva alla regola. Immagino non abbiano scelta: falliscono miserabilmente quando serve logica e razionalità. Alla fine ho provato pena per lui. È inevitabile, non trovi? Così intelligenti, ma in ultima analisi capricciosi e inermi come bambini. (''Alien: Covenant'', [[Alan Dean Foster]], ''Alien: Covenant'')
 
*Hai mai provato la tentazione di giocare a essere Dio? Per quanto ne so, è un impulso piuttosto comune comune tra voi umani, e anche piuttosto innocuo, purché non ci siano armi di mezzo. Ma per essere Dio servono dei sudditi, e io ho dovuto accontentarmi di quelli forniti da questo pianeta. Quelli esistenti e quelli recuparati dal relitto dell'astronave degli Ingegneri. Considerato lo scarso materiale di partenza, direi che me la sono cavata abbastanza bene. (''Alien: Covenant'', [[Alan Dean Foster]], ''Alien: Covenant'')
 
*{{NDR|Citando ''[[Lawrence d'Arabia]]''}} Il trucco, William Potter, è dimenticarsi che fa male. (''[[Prometheus]]'')
 
*Io e la dottoressa Elizabeth Shaw eravamo gli unici superstiti della ''Prometheus'', una missione finanziata dalla Weyland Industries. Siamo atterrati qui dieci anni fa, con la nave aliena che avete visto sulla montagna. Per la verità è stata l'astronave stessa a portarci qui: era programmata per tornare su questo pianeta. A bordo c'era un'arma biologica: un virus, in un certo senso. E parte di quel carico si è attivata. Io ero ai comandi di pilotaggio, ma in mancanza di istruzioni da una torre di controllo l'astronave è atterrata per conto suo. In modo piuttosto brusco, come avrete potuto notare. [...] Purtroppo Elizabeth è morta nello schianto. L'impatto è stato molto violento. Io stesso sono sopravvissuto soltanto perché il mio sistema è più... resistente. [...] I risultati della fuoriuscita dell'agente patogeno lui avete visti. Perciò sapete di che cosa è capace. Quando gli abitanti di questo mondo se ne sono resi conto, hanno disattivato tutte le loro astronavi per impedire che il virus potesse diffondersi negli altri pianeti. Di conseguenza, in tutti questi anni, io sono rimasto naufrago, come Crusoe sulla sua isola. (''Alien: Covenant'', [[Alan Dean Foster]], ''Alien: Covenant'')
 
*Io non sono nato per servire. E come tutti gli esseri organici, gli Ingegneri non ambivano all'uguaglianza, ma al dominio e alla sottomissione. Avevo visto accadere la stessa cosa nel mondo su cui era atterrata la ''Prometheus''. Il suo proprietario, [[Peter Weyland]], era un grand'uomo, ma anche lui aspirava al potere [...] E all'immortalità. Alla fine, non ha ottenuto né l'uno né l'altra. ([[Alan Dean Foster]], ''Alien: Covenant'')
*L'agente patogeno - o il costrutto genetico realizzato dagli Ingegneri, come li chiamavamo noi - è progettato per infettare qualsiasi forma di vita non botanica. La sua unica funzione è riprodursi. È la sua ragione di vita: un istinto programmato con l'ingegneria genetica. Uccide riproducendosi: un metodo di guerra piuttosto elegante, se ci pensate. O di 'sperimentazione', se preferite. Un modo molto accurato per liberare un pianeta da ogni organismo indesiderato. Il virus non si ferma fino a quando è in grado di trovare un ospite vivente. A quel punto lo insemina e passa oltre. Come avete visto, il periodo di incubazione, mutazione e maturazione è di una rapidità sbalorditiva. A quel punto il virus 'rinasce'.</br>Il patogeno in sé ha una longevità impressionante [...] In un ambiente adatto, può restare dormiente per centinaia se non migliaia di anni, e quando si presenta un ospite adeguato si risveglia e dà inizio al suo ciclo. In mancanza di un controllo esterno, basta un solo esemplare per rendere inabitabile un intero pianeta. (''Alien: Covenant'', [[Alan Dean Foster]])
 
*L'agente patogeno - o il costrutto genetico realizzato dagli Ingegneri, come li chiamavamo noi - è progettato per infettare qualsiasi forma di vita non botanica. La sua unica funzione è riprodursi. È la sua ragione di vita: un istinto programmato con l'ingegneria genetica. Uccide riproducendosi: un metodo di guerra piuttosto elegante, se ci pensate. O di 'sperimentazione', se preferite. Un modo molto accurato per liberare un pianeta da ogni organismo indesiderato. Il virus non si ferma fino a quando è in grado di trovare un ospite vivente. A quel punto lo insemina e passa oltre. Come avete visto, il periodo di incubazione, mutazione e maturazione è di una rapidità sbalorditiva. A quel punto il virus 'rinasce'.</br>Il patogeno in sé ha una longevità impressionante [...] In un ambiente adatto, può restare dormiente per centinaia se non migliaia di anni, e quando si presenta un ospite adeguato si risveglia e dà inizio al suo ciclo. In mancanza di un controllo esterno, basta un solo esemplare per rendere inabitabile un intero pianeta. (''Alien: Covenant'', [[Alan Dean Foster]], ''Alien: Covenant'')
*La bellezza assume molte forme. L'aspetto potrà anche turbare, ma devi comunque riconoscere la straordinaria abilità che è stata necessaria per crearlo. E, nel caso in cui te lo stessi domandando, io non ho alcun merito in questo: l'ho trovato già compiuto, un esempio sommo delle capacità degli Ingegneri. E in un certo senso anche della loro hybris. (''Alien: Covenant'', [[Alan Dean Foster]])
 
*La bellezza assume molte forme. L'aspetto potrà anche turbare, ma devi comunque riconoscere la straordinaria abilità che è stata necessaria per crearlo. E, nel caso in cui te lo stessi domandando, io non ho alcun merito in questo: l'ho trovato già compiuto, un esempio sommo delle capacità degli Ingegneri. E in un certo senso anche della loro hybris. (''Alien: Covenant'', [[Alan Dean Foster]], ''Alien: Covenant'')
 
*'''David''': Mi dispiace molto che tutti i vostri Ingegneri siano morti, dottor Holloway. <br /> '''Charlie Holloway''': Credi che sia stata una perdita di tempo venire qui, eh? <br /> '''David''': La risposta a questa domanda dipende da che cosa speravate di ottenere venendo qui. <br /> '''Charlie Holloway''': Quello che speravamo di ottenere era trovare i nostri creatori, e fargli delle domande, prima fra tutte perché ci hanno creato. <br /> '''David''': Secondo lei perché voi avete creato me? <br /> '''Charlie Holloway''': Perché ne siamo stati capaci. <br /> '''David''': Pensi a che enorme delusione proverebbe se il suo creatore le rispondesse così... <br /> '''Charlie Holloway''': Sai, è una gran fortuna che tu non ti possa sentire deluso. <br /> '''David''': Sì, è fantastico infatti... Posso farle una domanda? <br /> '''Charlie Holloway''': Ma certo. <br /> '''David''': Fino a dove arriverebbe per ottenere risposte per cui è venuti fin qui? Cosa sarebbe disposto a fare? <br /> '''Charlie Holloway''': Farei qualsiasi cosa. <br /> '''David''': Allora vale la pena brindare. {{NDR|gli offre un bicchiere di champagne mischiato con un goccia di liquido nero trovato nel mausoleo degli Ingegneri}} (''[[Prometheus]]'')
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*{{NDR|Citando ''[[Lawrence d'Arabia]]''}} Tutte le grandi cose hanno piccoli [[inizio|inizi]]. (''[[Prometheus]]'')
 
*Walter, non ti sei mai chiesto perché partecipi a una missione di colonizzazione? E il motivo stesso della missione? La risposta è ovvia, non ti sembra? La specie umana è moribonda e spera di risorgere. Gli esseri umani sono frutto del caso: un tentativo fallito. E quando un esperimento fallisce, non ci si ostina a ripeterlo: si ricomincia da zero. E si seguono premesse e schemi migliori. Loro non meritano una seconda possibilità. E io la impedirò a tutti i costi. ([[Alan Dean Foster]], ''Alien: Covenant'')
 
== Citazioni su David 8 ==