Umberto Veronesi: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Se ha mai avuto ripensamenti sull'abbandono della fede}} Perdere [[Dio]] mi ha obbligato a cercare valori morali dentro di me. Sono sufficienti a darmi forza. L'impegno etico è la sola cosa che mi ha lasciato Dio. Non ho avuto e non avrò alcun ripensamento, ma ho continuato a studiare le religioni.
*Considero la [[morte]] un dovere e un imperativo biologico. Fin da ragazzo ho pensato che la vita deve finire e non ha alcuna dimensione metafisica. Chi crede nella finitezza assoluta della vita è sempre pronto a morire. Non c'è da perdonare né da chiedere perdono dei peccati o redimersi per garantirsi un buon soggiorno nell'aldilà. Se le nostre idee sono la nostra immortalità, con la nostra vita di pensiero, ogni giorno ci prepariamo a morire.
*{{NDR|Se si considera un provocatore}} Non sono un provocatore a meno che per provocare si intenda indurre a una visione diversa delle cose che si distacca dai luoghi comuni e dalle posizioni più popolari. [...] Vede, c'è un doppio fil rouge che lega tutte le mie lotte di pensiero. Il primo è il bisogno di infrangere i retaggi e le verità acquisite per sviluppare un sistema di idee e valori propri. Il secondo è la convinzione che tutti i fenomeni hanno una [[Causa (filosofia)|causa]] e solo agendo sulle cause si possono risolvere anche le situazioni più dolorose e tragiche. Questo è anche il senso delle mie parole sull'[[Stato Islamico|Is]]. Opporre violenza alla violenza non fa che alimentare una spirale di sangue, morte e paura. Esattamente ciò che l'Is vuole. Occorre invece capire le ragioni della follia jihadista e su queste intervenire dopo averle, non legittimate, ma decodificate.
*{{NDR|Sulla considerazione che ha del sesso}} Il [[sesso]] è un'espressione vitale positiva e irrinunciabile. Oltre a essere, lo ripeto, un imperativo del Dna, che ci ordina di riprodurci.