Henri Cartier-Bresson: differenze tra le versioni
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*Guardi certi fotografi di oggi: pensano, cercano, vogliono, in loro si avverte la nevrosi della nostra epoca attuale… ma la gioia visiva, quella in loro non la sento. Si sentono delle ossessioni, il lato morboso, a volte, di un mondo suicida...
*In ogni caso, sfocata o meno, nitida o meno, una [[Fotografia (immagine)|fotografia]] buona è una questione di proporzioni, di rapporti tra neri e bianchi.
*La [[curiosità]] è essenziale alla fotografia, ma la sua spaventosa controparte è
*La [[pubblicità]] è il braccio armato di un sistema che senza di essa crollerebbe. Ci costringe a comprare.
*Mio padre, nel 1932, non era affatto orgoglioso del mio mestiere di fotografo, osava appena dirlo ai suoi amici.
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*{{NDR|Sulle didascalie}} Produciamo il testo per l'immagine e non l'immagine per il testo.
*Proprio perché il nostro mestiere è aperto a tutti resta, nella sua allettante semplicità, molto difficile.
*Quando mi interrogano sul ruolo del fotografo ai nostri tempi, sul potere
*Si parla di "lavoro", ma una cosa è certa, la fotografia non è un lavoro. Noi non lavoriamo; ci concediamo un "duro divertimento", come mi diceva un amico medico.
*Si parla sempre troppo. Si usano troppe parole per non dire niente. La matita e la Leica sono silenziose.
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*Tutte queste scuole di fotografia non sono una cosa seria.
*Una volta, non ricordo più dove, mi hanno chiesto cosa pensavo della Leica e ho detto che poteva essere un bacio bollente e appassionato, poteva essere anche un colpo di rivoltella, poteva essere il lettino dello psicanalista. Si può fare tutto con la Leica.
*Uno ha un [[talento]] o non ce
==''Henri Cartier-Bresson. Lo sguardo del secolo''==
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