Arrigo Boito: differenze tra le versioni

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'''Arrigo Boito''' (1842 – 1918), poeta, compositore e librettista italiano.
 
==Citazioni di Arrigo Boito==
*Come ti vidi m'innamorai, e tu sorridi perché lo sai. (da ''Falstaff'')
*Ebro è Otel, ma Amleto è orbe. ([[Palindromi|Palindromo]], da una lettera al fisiologo e senatore Giulio Fano; citato in Raffaello De Rensis, ''Arrigo Boito. Aneddoti e bizzarrie poetiche musicali'', Fratelli Palombi, 1942)
*''Il tizzo acceso fin che arde fuma; | simile, o mesto amico, al nostro cuore | che in pianto si consuma | fin che arde l'amore. || Lascia dunque che s'alzi e che s'esali | questa nube di duol cotanto intenso; | essa abbraccia i tuoi mali | come grani d'incenso. || Sii in te stesso al par d'un vaso sacro | d'olocausto, di fede e di speranza; | vedi, il fumo pare acro, | ma il turibolo danza. || Non ispegner per tema o per ristoro | quell'incendio divin che ti fa egro, | non far che il carbon d'oro | si muti in carbon negro. || Anzi affronta gli spasmi ed il martiro, | cerca nell'ansia del tormento occulto | dopo il duol del sospiro | l'estasi del singulto; || troverai qualche vero. È la tempesta | esultazione a chi non sa temerla, | e sulla duna resta | dopo l'onda la perla. || Piangi, medita e vivi; un dì lontano | quando sarai del tuo futuro in vetta | questo fiero uragano | ti parrà nuvoletta. || *** || Oggi volli per te cantar la vita, | ma la dolce canzon sul metro mio | torna fioca e smarrita | per troppo lungo oblio. || Torva è la Musa. Per l'Italia nostra | corre levando impetuösi gridi | una pallida giostra | di poeti suicidi. || Alzan le pugna e mostrano a trofèo | dell'Arte loro un verme ed un aborto | e giuocano al palèo | colle teste di morto. || Io pur fra i primi di cotesta razza | urlo il canto anatemico e macabro, | poi, con rivolta pazza, | atteggio a fischi il {{sic|labro}}. || [[Emilio Praga|Praga]] cerca nel buio una bestemmia | sublime e strana! e intanto muor sui rami | la sua ricca vendemmia | di sogni e di ricami. || Dio ci aiuti, o [[Giovanni Camerana|Giovanni]], egli ci diede | stretto orizzonte e sconfinate l'ali; | ci diè povera fede | ed immensi ideali. || E il mondo ancor più sterile, o fratello, | ci fa quel vol di pöesia stupendo, | e non trovando il Bello | ci abbranchiamo all'Orrendo. || Dio ci aiuti! Su te sparga l'ulivo, | sparga la pace e le benedizioni, | sii sulla terra un vivo | felice in mezzo i buoni. || A me calma più piena e più profonda; | quella che splende nell'orbita d'una | pupilla moribonda, | mite alba di luna.'' (''A Giovanni Camerana''.<ref>Citato in G. Baldi, S. Giusso, M. Razetti e G. Zaccaria, ''Dal testo alla storia dalla storia al testo , {{small|Letteratura italiana con pagine di scrittori stranieri, Analisi dei testi e critica, vol III, tomo secondo, Dal Decadentismo ai giorni nostri, Storia del teatro e dello spettacolo a cura di Gigi Livio}}'', Paravia, Torino, 1993. ISBN 88 395 0453 2</ref>, pp. 796-798)
*''Ora e per sempre addio, sante memorie!'' (da ''Otello'', II, 5)
 
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*{{NDR|Sulla [[donna]]:}} ''Forma ideal purissima | Della bellezza eterna''. (IV)
*''Giunto sul passo estremo | Della più estrema età'' ('''Faust'''; citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Indice:Chi l'ha detto.djvu|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, p. 177)
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
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==Altri progetti==
{{interprogetto|w|s=Autore:Arrigo Boito|commons=Category:Arrigo Boito}}
 
===Opere===
{{Pedia|Mefistofele (opera)|''Mefistofele''|(1868)}}
 
[[Categoria{{DEFAULTSORT:Compositori italiani|Boito, Arrigo]]}}
[[Categoria:PoetiCompositori italiani|Boito, Arrigo]]
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[[Categoria:Poeti italiani]]