Sogni dai libri: differenze tra le versioni

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Raccolta di '''sogni''' tratti '''dai libri'''.
 
*Ho sempre sognato l'acqua, il mondo sott'acqua. Poi un giorno, quando Alessia e Livia non c'erano più, ho sognato che ero in una specie di città di legno scuro, costruita sulle palafitte, in mezzo al mare. Una città galleggiante. In mezzo al quadrato di case, come fosse una specie di cortile interno fatto di mare, c'erano due balenottere che giocavano. Si rincorrevano, sbuffavano soffi altissimi, si toccavano muso contro muso e poi sparivano sotto per riapparire all'improvviso, un gioco a nascondersi. Facevano un suono sottile come se ridessero. Loro vivevano lì. Erano le balene cucciolo della città. Ne sono certa. ([[Concita De Gregorio]])
*Si addormentò e sognò un'eclisse di sole e processioni funebri. Si susseguivano l'una all'altra, lunghi catafalchi, trainati da cavalli neri, sui quali viaggiavano giganti. Erano, al contempo, i morti e i piangenti. «Come può mai essere, questo?» si domandò nel sogno. «È possibile che una tribù condannata porti se stessa alla sepoltura?» Brandivano torce e cantavano una nenia funebre la cui malinconia era ultraterrena. Le loro vesti si trascinavano al suolo, le punte degli elmetti arrivavano entro le nubi. ([[Isaac Bashevis Singer]])
*Sognai febbrilmente cose che diventavano nebulose e svanivano intorno a me fino a che tutto svanì, anche il terreno su cui stavo io, ed ebbi quell'incubo impressionante di cadere nel vuoto che avrà avuto qualche volta anche lei. ([[H. G. Wells]])