Giovanni apostolo ed evangelista: differenze tra le versioni

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==Citazioni su Giovanni apostolo ed evangelista==
*Giovanni, il quale attraverso una lunga e profonda meditazione riconosce nel suo Vangelo Gesù come il Logos di Dio, nelle sue lettere addita, via del tutto da se stesso, Cristo e alla fine nella visione dell'Apocalisse, che unisce l'Antico e il Nuovo Testamento, a partire dal divino Agnello immolato, svolge l'intero dramma della salvezza. ([[Hans Urs von Balthasar]])
*L'aquila vola più in alto degli altri uccelli e vede, tra tutti, la luce più splendida: quando adunque supera il limite della vista umana, si libra nel cielo puro, volge gli occhi ai raggi del sole e si diletta di ciò che accecherebbe un altro. Se guarda giù alla terra e avvista una preda, si precipita giù come fulmine. Una siffatta aquila è San Giovanni: perché all'inizio del suo Vangelo si innalza fino allo splendore divino: e vi contempla il Verbo che in principio era presso il Padre. E come il fulmine o il tuono, fa cadere la gente in uno sbalordito spavento quando dimostra lo splendore del Figlio che dura da sempre. Ma, una volta scoperto il Verbo concepito nel ventre di una Vergine, eccolo discendere velocemente sulla terra per spiegare l'incarnazione del Verbo. ([[Péter Pázmány]])
*La sapienza di Giovanni è, in modo eminente, sapienza del Cuore di Gesù, sapienza eucaristica dell'ultima Cena, dlle ore trascorse alla mensa del Suo Corpo e del Suo Sangue, quando il Maestro lo teneva appoggiato dolcemente al Suo petto; e in quell'abbandono Giovanni ascoltava i battiti dell'eternità sul cuore di Cristo, sentiva in quel Sangue la vita e il calore del Corpo di Lui e nella Sua Grazia la vita e il calore di tutta la Chiesa. ([[Attilio Mordini]])
*Mi immagino Giovanni Teologo, del quale si narra che per la gran vecchiaia era tornato ad essere come un bambino. Si narra che nei suoi ultimi anni egli dicesse soltanto: fratelli, amatevi l'un l'altro! Un vecchietto centenario che si muove appena, con gli occhi pieni di lacrime, e biascica soltanto quelle tre parole: amatevi l'un l'altro! In quest'uomo l'esistenza animale non è più che un barbaglio fioco, – è tutta quanta corrosa da un nuovo rapporto con il mondo, da un nuovo essere vivo, che ormai non trova più posto nell'esistenza dell'uomo carnale. ([[Della vita|Lev Tolstoj, ''Della vita'']])