L'idiota: differenze tra le versioni

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*Si sa che gli attacchi di [[epilessia]], del vero e proprio ''mal caduco'', sopravvengono improvvisamente. In quell'attimo tutto il volto si deforma improvvisamente e orribilmente, e specialmente lo sguardo. Gli spasimi e le convulsioni scuotono tutto il corpo e sconvolgono le fattezze del volto. Dal petto si sprigiona un urlo spaventoso, indescrivibile, che non somiglia a null'altro; è come se tutto ciò che c'è di umano in quell'uomo scompaia con quell'urlo, e per chi assista a quello spettacolo è assolutamente impossibile, o perlomeno molto difficile, ammettere o perfino immaginarsi che sia la stessa persona a urlare in quel modo. Sembra addirittura che a gridare sia qualcun altro, qualcuno che si nasconde dentro quell'uomo. Perlomeno, sono numerosi coloro che hanno cercato di spiegare in tal modo l'impressione provata a quella vista, ma in molti altri la vista di un uomo in preda a un attacco di mal caduco determina un inesprimibile, intollerabile terrore, che ha in sé qualcosa addirittura di mistico. (1998, p. 303)
*Un [[Morte|morto]] non ha età. (Ippolìt: 1998, p. 376)
*Sì, la [[natura]] è maligna]] [...] Perché mai essa crea le sue creature migliori solo per farsene poi beffa? La natura ha agito in modo tale che, dopo aver creato l'[[Gesù|unico essere]] che su questa terra è stato riconosciuto come perfetto e dopo averlo mostrato agli uomini, ha voluto che fosse destinato a dire ciò che ha fatto scorrere un mare di sangue... tanto sangue che, se fosse scorso tutto in una volta, gli uomini ne sarebbero stati soffocati! (Ippolìt: 1998, pp. 377-378)
*Non c'è dubbio che la pavidità e la totale assenza d'iniziativa personale sono state sempre considerate – e vengono considerate tuttora – come la caratteristica migliore e più essenziale di una persona pratica. [...] È un fatto che la mancanza di originalità, dovunque, in tutto il mondo e da tempo immemorabile, è stata sempre considerata come la prima ed essenziale qualità e la migliore raccomandazione per una persona attiva, efficiente e pratica, e perlomeno il novantanove per cento degli uomini (come minimo) sono stati sempre di questa opinione, e soltanto forse l'un per cento l'ha pensata e la pensa altrimenti. (1998, p. 410)
*I [[Genialità|geni]] e gli [[Inventore|inventori]], all'inizio della loro carriera (e molto spesso anche alla fine), sono stati sempre considerati dalla società nient'altro che degli imbecilli. (1998, p. 410)