William Somerset Maugham: differenze tra le versioni

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note
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===Citazioni===
*Filippo si chiese disperatamente perché bisognava vivere. Tutto sembrava vacuo e vano. Per esempio, anche la vita di Cronshaw non era servita a nulla: morto e dimenticato, il suo libro si trovava sulle bancarelle dei libri usati. Era vissuto soltanto per dare a un giornalista ambizioso l'occasione di scrivere un articolo su una rivista.<br>E Filippo tornò a chiedersi:<br>– A che scopo tutto questo?<br>Lo sforzo era sproporzionato al risultato. Le brillanti speranze della giovinezza si risolvevano nella più amara delusione. Sofferenze, malattie e infelicità pesavano con gravezza nel piatto della bilancia. Qual era il significato di tutto ciò? Ripensò alla propria vita, alle proprie speranze, alle limitazioni impostegli dalla sua deformità, alla mancanza di affetti nella sua giovinezza. Gli sembrava di aver sempre agito per il meglio, senza nessun risultato. Altri uomini che valevano quanto lui erano riusciti. Ed altri, molto migliori, avevano naufragato. Forse si trattava di fortuna. La pioggia cadeva nello stesso modo sul giusto e sul malvagio;<ref>Cfr. [[Discorso della Montagna|Gesù, Discorso della Montagna]]: «siateSiate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti».</ref>; e per nessuno non esisteva un perché.
*Filippo ricordò quel re orientale, il quale, volendo conoscere la [[storia]] dell'uomo, si vide portare da un saggio cinquecento volumi: troppo occupato dagli affari di Stato, lo pregò di fargliene un riassunto. Dopo vent'anni il saggio tornò e la sua storia era condensata in cinquanta volumi; ma il re, troppo vecchio ormai per leggere tante pagine, lo pregò ancora una volta di riassumerle. Passarono altri vent'anni e il saggio, decrepito e canuto, raccolse in un solo volume le cognizioni che il re aveva cercate, ma il re era sul letto di morte e non aveva più il tempo di leggere neanche quello. E allora il saggio gli riassunse la storia dell'uomo in una riga: è nato, ha sofferto ed è morto.
*La vita non aveva alcun significato, l'uomo non aveva alcuna importanza. Filippo esultò come aveva esultato nella sua giovinezza quando si era liberato dal fardello della religione; gli sembrava ora di essere alleviato dall'ultima responsabilità e di sentirsi per la prima volta veramente libero. La sua nullità si trasformava in forza, ed improvvisamente egli si sentiva uguale al [[destino]] spietato che si era accanito contro di lui; se la vita non aveva significato, il mondo non aveva più crudeltà. L'insuccesso non aveva alcuna importanza e il [[successo]] non significava nulla. Così piccolo nella massa formicolante di esseri umani che per breve tempo occupavano la superficie della terra, si sentiva onnipotente perché aveva strappato al [[caos]] il segreto della sua inesistenza. I pensieri si soverchiavano tumultuosamente l'un l'altro nel suo cervello; ed egli respirò a lungo con gioconda soddisfazione. Aveva voglia di cantare e di saltare; da molti mesi non si sentiva così felice.<br>– Oh, vita! – gridò dentro di sé. – Oh, vita, dov'è il tuo aculeo?
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*Ci sono persone stranamente congegnate. [[Crimine|Criminali]], per esempio, che lavorano come negri a dei piani che li portano in prigione e che, appena usciti, ricominciano da capo per approdare nuovamente in prigione. Se dedicassero la stessa perseveranza, la stessa intelligenza, lo stesso spirito di risorsa, ad attività oneste, guadagnerebbero senza dubbio molto denaro e raggiungerebbero posizioni importanti. Ma sono fatti così: amano il delitto. (Maugham: dal cap. II, VII)
*La maggior parte delle persone, quando sono [[Innamoramento|innamorate]], inventano ogni sorta di ragioni per convincersi che è ragionevole fare ciò che vogliono! Questa è forse la spiegazione di tanti matrimoni disastrosi. Costoro si possono paragonare a quelli che affidano i loro affari a un ladro notorio che sia per caso un loro amico intimo, rifiutandosi di credere che il ladro è prima di tutto un ladro e poi un amico, e convinti che, anche se disonesto con gli altri, non lo sarà con loro. (Maugham: dal cap. III, I)
*So che niente è più facile che sopportare con forza d'animo le sventure altrui [...].<ref>Cfr. [[François de La Rochefoucauld]]: «Tutti abbiamo forza sufficiente per sopportare i mali altrui».</ref> (Maugham: dal cap. III, V)
*[[Meditazione|Meditare]] è un lavoro molto faticoso; dopo due o tre ore si è esausti come dopo aver guidato un'automobile per ottocento chilometri, e si desidera solo riposare. (Larry: dal cap. IV, IV)
*Una [[madre]] non può che nuocere ai suoi figli se fa di loro l'unico scopo della sua vita. (Isabel: dal cap. IV, VI)
*L'amore, se non è [[passione]], non è amore, ma qualcosa d'altro; e la passione si nutre non di appagamento ma di ostacoli. (Maugham: dal cap. IV, VI)
*La passione non calcola mai il prezzo. Il cuore ha le sue ragioni che la ragione rifiuta di conoscere, ha detto [[Blaise Pascal|Pascal]].<ref>Cfr. [[Blaise Pascal]]: «Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce».</ref> Se la mia interpretazione è giusta, voleva dire che un cuore, infiammato dalla passione, inventa ragioni che sembrano non solo plausibili ma definitive per dimostrare come si possa rinunziare al mondo per l'amore. La passione ci convince che è giusto sacrificare l'onore e che la vergogna è un prezzo basso. La passione distrugge. Distrusse Antonio e Cleopatra, Tristano ed Isotta, Parnell e Kitty O' Shea. E se non distrugge, muore. Può darsi allora che uno si trovi di fronte alla convinzione disperata di aver distrutto i migliori anni della propria vita, di essersi disonorato, di aver sopportato le pene spaventose della gelosia, ingoiato le più amare mortificazioni, prodigato tutta la propria tenerezza, versato infine tutte le ricchezze della propria anima su una nullità, su un essere sciocco, su una specie di attaccapanni dei propri sogni che non valeva un centesimo bucato. (Maugham: dal cap. IV, VI)
*Negli affari l'astuzia qualche volta riesce, ma in [[arte]] l'onestà è non solo la migliore, ma l'unica politica. (Achille a Suzanne: dal cap. IV, VIII)
*Sai, una volta mi feci una fama di umorista col semplice sistema di [[Sincerità|dire la verità]]. La maggior parte delle persone erano così stupefatte che pensavano che scherzassi. (Maugham a Isabel: dal cap. IV, IX)
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==Altri progetti==
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===Opere===
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