Marina Baruffaldi: differenze tra le versioni

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'''Marina Baruffaldi''' [...](–), saggista e traduttrice italiana.
 
==''Manuale del giovane animalista''==
*Il vero [[Animalismo|animalista]] [...] è mosso innanzitutto da una profonda esigenza di giustizia nei confronti degli animali non umani, in base alla convinzione che nessun essere senziente e capace di provare dolore (e gli [[Animale|animali]] lo sono) dovrebbe avere una vita indegna di essere vissuta. (p. 14)
*La grande lezione dell'[[ecologia]] [...] è che la [[sopravvivenza]] della nostra specie è legata a quella di tutte le altre. (p. 28)
*Le tesi evoluzioniste di [[Charles Darwin|Darwin]] furono accolte con grande favore dagli animalisti, perché rafforzavano l'idea che non è lecito maltrattare gli animali, nostri antenati e in certo senso anche nostri "creatori". (p. 29)
*[[Vegetarianismo|Non mangiare carne]] è una scelta indispensabile per un animalista: come si fa a preoccuparsi per la sorte degli animali e per la loro sofferenza, e poi a mangiarseli tranquillamente, sapendo quale terribile percorso li ha portati a diventare l'arrosto o la cotoletta che ci vengono serviti in tavola? (p. 50)
*Col cambiare della sensibilità collettiva cambiano anche le [[Tradizione|tradizioni]], tanto è vero che moltissime, fra quelle che prevedevano maltrattamenti e sevizie contro gli animali, sono state abbandonate da tempo e senza particolari proibizioni. (p. 86)
*Il giovane animalista vegetariano, però, ha tutto il diritto di rivendicare con garbo la propria "diversità" e di chiedere che se ne tenga conto. E se poi ti dicono che rifiutare la carne non serve a niente, perché gli altri continuano tranquillamente a mangiarla e quindi l'uccisione degli animali continuerà in eterno... rispondi che, se tutti ragionassero così, al mondo non cambierebbe mai nulla; la scelta di un singolo è in primo luogo un esempio e una testimonianza del fatto che le cose potrebbero essere diverse, e poi, unita a quella di altre persone che la pensano come lui, può diventare un vero e proprio strumento di pressione nei confronti dell'opinione pubblica, della politica e del mercato. (p. 92)
*E, per finire, attenti a dichiararvi animalisti solo se ci avete ben riflettuto e siete profondamente convinti delle buone ragioni di questa scelta, che rappresenta una vera e propria assunzione di responsabilità nei confronti dei non umani: l'animalismo è una cosa seria, non una moda qualsiasi o una maniera per "distinguersi dalla massa". (p. 95)