Luigi Sturzo: differenze tra le versioni

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*Lo stato italiano è largo e generoso: crea nuovi enti. Dal giorno che ha preso la malattia dell'entite, non si ferma più. (da ''Politica di questi anni. 1951-1953'', Zanichelli, Bologna 1963)
*Nella [[politica]], come in tutte le sfere dell'attività umana, occorre il tempo, la pazienza, l'attesa del sole e della pioggia, il lungo preparare, il persistente lavorio, per poi, infine, arrivare a raccoglierne i frutti. (da ''Politica di questi anni. 1948-1949'')
*Non è lo stato che rende vitali i suoi [[organo (diritto)|organi]]; è l'uomo che li vivifica, l'uomo che li mortifica, l'uomo singolo e organizzato, la persona reale effettiva, non l'ente astratto che si usa chiamare stato. (da ''Politica e morale'', Zanichelli, Bologna 1972)
*Non si possono attuare grandi riforme sociali se non in clima di libertà, con reale senso di moralità pubblica, in un'economia che si risana e in una struttura statale ferma, agile e responsabile. (da ''Politica di questi anni. 1950-1951'')
*Oggi vi è un Governo {{NDR|[[Benito Mussolini]]}}: il capo mostra volontà ferma ; si sente uno che comanda: dopo circa due anni che non si sentiva la parola ''voglio'', c'è un uomo che vuole. L'Italia ha bisogno di chi comandi e di chi voglia, e dimentichi i torti. (citato in [[Leo Longanesi]], ''In piedi e seduti, Longanesi, 1968)