Discussione:Citazioni errate: differenze tra le versioni

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::::::::P.s. Come dice Kky, si può anche fare a meno di entrambi, ma in questo caso non c'è più una distizione netta fra citazione e spiegazione. --[[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|scrivimi]]) 15:35, 2 lug 2013 (CEST)
:::::::::Quindi quale soluzione adottiamo? La spiegazione deve in qualche modo distinguersi dalle citazioni e volevo in qualche modo mettere in evidenza la parte più significativa della spiegazione.--[[Utente:AssassinsCreed|AssassinsCreed]] ([[Discussioni utente:AssassinsCreed|scrivimi]]) 15:46, 2 lug 2013 (CEST)
{{rientro}} Non mi è ben chiaro perché suddividere in più livelli la spiegazione. Qual è un esempio di spiegazione che sarebbe opportuno suddividere in più livelli? Comunque non sono contrario all'uso dello small per una eventuale "spiegazione secondaria". Il modello che ho in mente, quindi, sarebbe questo (è uguale a quello precedente, solo che terremmo il grassetto all'inizio):
*Citazione in grassetto (presunto autore)
:Commento principale (del tipo "La citazione reale è invece..." ''o'' "La citazione in realtà è di..." ''o'' "La citazione non è mai stata pronunciata...")
::<small>Altri commenti secondari (qualora necessari)</small>
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