Fedro: differenze tra le versioni

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'''Fedro''' (20 a.C. – 50), favolista latino.
 
==''Favole''==
*Chi ha perduto l'autorità che aveva prima, diventa nella disgrazia bersaglio anche dei vili. (dalle ''Favole'')
*Molto spesso, col cambiare del [[governo]], per i poveri cambia solo il nome del padrone. (''Asinus ad Senem pastorem'' dalle ''Favole'')
*È pericoloso credere e pericoloso non credere. (III, 10, 1)
*Nessuno è abbastanza difeso contro i potenti. (''Vacca et capella, ovis et leo'' dalle ''Favole'')
:''Periculosum est credere et non credere''.
*Quando i potenti litigano, ai poveri toccano i guai. (''Le rane temono le zuffe dei tori'', dalle ''Favole'')
*Giove ci impose due bisacce: ci mise dietro quella piena dei nostri difetti e davanti, sul petto, quella con i difetti degli altri. Perciò non possiamo scorgere i nostri difetti e, non appena gli altri sbagliano, siamo pronti a biasimarli. (IV, 10, 1-5)
:''Peras imposuit Iuppiter nobis duas: | propriis repletam vitiis post tergum dedit, | alienis ante pectus suspendit gravem. | Hac re videre nostra mala non possumus: | alii simul delinquunt, censores sumus''.
*Molto spesso, col cambiare del [[governo]], per i poveri cambia solo il nome del padrone. (''Asinus ad Senem pastorem'' dalle ''Favole'')
*Nessuno è abbastanza difeso contro i potenti. (''Vacca et capella, ovis et leo'' dalle ''Favole'')
*Non sempre le cose sono come sembrano. (IV, 2, 5)
:''Non semper ea sunt, quae videntur''.
*O quanta apparenza! Ma il cervello manca. (''Vulptis ad personam tragicam'', I, 7)
:''O quanta species!... cerebrum non habet''.
*Quando i potenti litigano, ai poveri toccano i guai. (''Le rane temono le zuffe dei tori'', dalle ''Favole'')
*Spesso c'è più buon senso in uno solo che in tutta una folla. (IV, 5, 1)
:''Plus esse in uno saepe, quam in turba boni''.
 
== Senza fonte ==
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*Chi non si adatta alla gentilezza, per lo più paga il fio della propria superbia.
*Colui che di turpe frode una volta si macchiò, anche se dice il vero non è più creduto.
*''Vulgare amici nomen, sed rara est fides.'' Frequente il nome di amico, ma la fedeltà è rara.'''
*È pericoloso credere e pericoloso non credere.
:''Vulgare amici nomen, sed rara est fides.''
*Giove ci impose due bisacce: ci mise dietro quella piena dei nostri difetti e davanti, sul petto, quella con i difetti degli altri. Perciò non possiamo scorgere i nostri difetti e, non appena gli altri sbagliano, siamo pronti a biasimarli.
*Ha quel che merita chi perde il proprio per arraffare l'altrui.
*La mente dovrebbe ogni tanto trovare qualche distrazione, perché con ciò possa meglio rivolgersi al [[pensiero]].
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*Non aspirare a ciò che non ti è stato dato, affinché la tua speranza delusa non abbia motivo di lamentarsi.
*Non provvedere a sé e dar consigli agli altri è cosa stolta.
*Non sempre le cose sono come sembrano.
*Per il miserabile, voler [[imitazione|imitare]] il potente è la [[rovina]].
*Più i fiumi son profondi, con minor rumore scorrono.
*Spesso c'è più buon senso in uno solo che in tutta una folla.
*Viene giustamente deriso chi, senza forza, fa vane minacce.
*''Vulgare amici nomen, sed rara est fides.'' Frequente il nome di amico, ma la fedeltà è rara.'''
 
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