The Clash: differenze tra le versioni

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* Che elettricità, che intensità maniacale [...] Non è semplicemente "una sessione come un altra": io odio la gente che ha questo atteggiamento. E elettricità pura. Deve essere così. Può darsi che per una casa discografica come la CBS sia difficile accettare un concetto simile, ma io potrei benissimo morire facendo un disco. E troppo importante. Ecco perché, all'occorrenza, io posso produrre chiunque<ref>Pag. 290, Pat Gilbert, ''The Clash, Death Or Glory''; 2007, Arcana Editore. </ref>. (Guy Stevens, produttore del terzo album dei Clash, ''London Calling'')
 
* I Clash erano dei poeti. In quanto artisti che lavoravano nel campo nel campo della musica [...] erano completamente liberi di esprimere e riflettere il loro disagio nei confronti del mondo che li circondava. Esprimevano rammarico anche per il fatto che le band che li avevano preceduti - come gli Who - non erano state abbastanza militanti<ref>Pagina 158, Pat Gilbert, ''The Clash, Death Or Glory''; 2007, Arcana Editore.</ref>. (Pete Townshend)
 
* Non abbiamo mai venduto tantissimi dischi. I Clash non sono come questi gruppi punk di oggi, che vendono dieci milioni di album o roba del genere<ref>Pagina 439, Pat Gilbert, ''The Clash, Death Or Glory''; 2007, Arcana Editore.</ref>. (Joe Strummer)