Richard Matheson: differenze tra le versioni

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Un risolino strozzato gli riempì la gola. Si girò e si appoggiò alla parete mentre ingoiava le pillole. «Il cerchio è completo», pensò mentre il letargo definitivo gli strisciava nelle membra. «Il cerchio è completo. Un nuovo terrore prende forma dalla morte, una nuova superstizione penetra la fortezza inattaccabile dell'infinito. <br />
Io sono leggenda».
 
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Duel e altri racconti''===
====''Duel''====
Alle 11 e 32 del mattino Mann superò il camion.<br>
Era diretto a ovest, lungo la strada che portava a San Francisco. Era giovedì, e per essere aprile faceva un caldo eccessivo. Si era tolto la giacca, allentato la cravatta e aveva allargato il colletto della camicia, arrotolandosi le maniche. Il sole gli picchiava sull'avambraccio sinistro e su parte delle gambe. Ne sentiva il calore attraverso i pantaloni scuri mentre guidava lungo la statale a due corsie. Negli ultimi venti minuti non aveva notato nemmeno un veicolo, in una direzione o nell'altra.
 
====''Terzo dal Sole''====
I suoi occhi erano già aperti cinque secondi prima che la sveglia suonasse. Non ebbe nessun problema a svegliarsi. Lucidamente cosciente, allungò la mano sinistra nell'oscurità e premette il blocco. La sveglia s'illuminò per un secondo, poi si spense.
 
====''Sogni ad occhi aperti''====
Chi avesse sorvolato la città a quell'ora di quel giorno, identico a qualsiasi altro giorno dell'anno 3850, avrebbe giurato che ogni forma di vita fosse scomparsa.
 
====''Nato d'uomo e di donna''====
X - Questo giorno, quando c'è stata la luce, mamma mi ha chiamato schifo. Sei uno schifo ha detto. Ho visto la rabbia nei suoi occhi. Chissà cos'è uno schifo.
 
====''Ritorno''====
Il professor Robert Wade stava per mettersi a sedere sull'erba folta e profumata, quando vide sua moglie Mary spuntare come un razzo da dietro l'Istituto di Scienze Sociali e precipitarsi verso il campus.
 
====''Fratello della macchina''====
Avanzò nella luce del sole e camminò in mezzo alla gente. I piedi lo portarono via dai neri abissi della metropolitana. Il rombo distante delle macchine sotterranee si dissolse nel suo cervello lasciando il posto agli infiniti bisbigli della città.
 
====''C...''====
I veicoli di superficie si fermarono in uno stridore di freni. Da dietro i parabrezza provennero imprecazioni soffocate. I pedoni saltarono all'indietro, con gli occhi sgranati, le bocche spalancate a formare delle O incredule.
 
====''Sempre vicina a te''====
La nave dalle saldature argentate discese rapidamente attraverso il velo di nuvole frammentate, tuffandosi nell'atmosfera della Stazione Quattro. Le fiamme della decelerazione guizzavano rosse dalle bocche del reattore, contrastando con la violenza della loro spinta l'attrazione della forza di gravità.
 
====''Appartamento a basso canone''====
«Quel portiere mi fa venire i brividi» disse Ruth quel pomeriggio, rientrando a casa.<br>
Sollevai gli occhi dalla macchina da scrivere mentre lei appoggiava le buste sul tavolo e mi guardava. Ero quasi al termine della seconda bozza di un racconto.
 
====''Cuori solitari''====
RAGAZZA VENUSIANA, sola, graziosa... davvero, a lei piace essere sociale, è tenera e allegra nello stesso tempo. Amerebbe corrispondere con terrestre dai gusti simili.<br>
''Loolie, Villa Verde, Venere.''
 
====''L'astronave della morte''====
Fu Mason il primo a notarlo.<br>
Era seduto davanti al visore laterale e prendeva appunti mentre la nave procedeva a velocità di crociera sopra il nuovo pianeta. La penna si muoveva rapidamente sul grafico che Mason teneva davanti a sé. Fra poco sarebbero atterrati e avrebbero prelevato dei campioni.
 
====''L'ultimo giorno''====
Si svegliò e la prima cosa che pensò fu: ''l'ultima notte è passata''.<br>
La metà l'aveva trascorsa a dormire.<br>
Giaceva sul pavimento e guardava il soffitto. Le pareti erano ancora rossastre per la luce che proveniva dall'esterno. Nel salotto non si sentiva un rumore, se non il russare di qualcuno.
 
====''Bambina smarrita''====
Le grida di Tina mi svegliarono all'improvviso. Era buio pesto, nel cuore della notte. Sentii Ruth accanto a me muoversi nel letto. In salotto Tina riprese fiato, poi ricominciò, più forte.
 
====''Gravidanza indesiderata''====
In corridoio posò la valigia. «Come va?» chiese.<br>
«Bene» rispose lei con un sorriso.<br>
Lo aiutò a sfilarsi il cappotto e il cappello, e li ripose nell'armadio.
 
====''Creatura''====
''Sospeso nell'oscurità. Un guscio silenzioso di metallo, che luccica debolmente, tenuto in aria dai cavi antigravità. Al di sotto il pianeta ammantato dalla notte, che si allontana dalla luna. Sulla sua faccia in ombra un animale alza gli occhi resi scintillanti dal panico verso il globo fosforescente sospeso sopra la sua testa. Un guizzare di muscoli. La terra dura trema lievemente sotto le zampe in fuga. Ancora silenzio, stormito dal vento, che evoca solitudine. Ore. Ore nere che mutano in grigio, poi in un rosa maculato. La luce del sole si rovescia sul globo metallico, che irradia una luminosità non terrestre.''
 
====''L'esame''====
La notte prima dell'esame Les aiutò suo padre a studiare in camera da pranzo. Jim e Tommy dormivano al piano di sopra e in salotto Terry stava cucendo, il volto inespressivo mentre l'ago si muoveva veloce entrando e uscendo dalla stoffa.
 
====''L'uomo enciclopedico''====
Quando si svegliò, quella mattina, era in grado di parlare francese.<br>
Nessun segno premonitore. Alle sei e un quarto suonò la sveglia come al solito e lui e sua moglie si mossero nel sonno. Fred allungò meccanicamente una mano intorpidita e spense la sveglia. Per un attimo vi fu silenzio nella stanza.
 
====''Acciaio''====
I due uomini sbucarono dalla stazione facendo rotolare un oggetto coperto. Lo sospinsero lungo la banchina fino a raggiungere la metà del treno, poi lo sollevarono sbuffando su per i gradini, con i corpi che grondavano di sudore. Una delle rotelle si staccò e rimbalzò sui gradini metallici; un uomo che li seguiva la raccolse e la porse a quello che indossava un abito marrone tutto spiegazzato.
 
==Citazioni su Richard Matheson==
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==Bibliografia==
*Richard Matheson, ''Duel e altri racconti'', traduzione di Maurizio Nati, Fanucci, 2005. ISBN 8834710630
*Richard Matheson, ''Io sono leggenda'', traduzione di Valentino De Carlo, Mondadori, 1996. ISBN 88-04-42249-1
 
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==Altri progetti==
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===Opere===
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[[Categoria:Scrittori tedeschistatunitensi|Matheson, Richard]]
 
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