Terry Brooks: differenze tra le versioni

Grianne sedeva al tavolo di lavoro, sola nella sua stanza immersa nelle ombre del tramonto e nella solitudine della sera. I suoi pensieri erano ancora più cupi della notte che s’approssimavas'approssimava e ancora più grevi dell’interadell'intera massa della Fortezza di Paranor. Da qualche tempo aveva preso l’abitudinel'abitudine di ritirarsi presto, in apparenza per lavorare, ma in realtà soprattutto per pensare, per riflettere sulle delusioni degli insuccessi odierni e sull’assenzasull'assenza di prospettive per l’indomanil'indomani. Nella torre centrale della Fortezza regnava il silenzio, e quel silenzio le concedeva una tregua momentanea nella lotta tra lei e coloro ai quali avrebbe dovuto comandare. Durava poco, solo il tempo in cui rimaneva chiusa nella sua stanza. Senza quella piccola consolazione quotidiana sarebbe impazzita dalla disperazione.

«Pen Ohmsford!» Una figura avvolta in un mantello nero lo chiamò dall’altradall'altra sponda dell’abissodell'abisso che separava l’isolal'isola del Tanequil dal resto del mondo. «Aspettavamo solo te!»<br>

Era un druido. Venne avanti di qualche passo, poi abbassò il cappuccio rivelando un viso dai lineamenti forti e dalla pelle scura. Pen non l’aveval'aveva mai visto.<br>