Percy Bysshe Shelley: differenze tra le versioni

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'''Percy Bysshe Shelley''' (1792 – 1822), poeta britannico.
 
== Citazioni di Percy Bysshe Shelley ==
*{{NDR|[[John Keats]]}}'' Egli ha sorpassata l'ombra della nostra notte; | né invidia né calunnia, né odio né pena, | né l'inquietudine che gli uomini a torto chiamano voluttà, possono più toccarlo e torturarlo ancora. | Dal contagio lento della macchia del mondo | egli è salvo...'' (da ''Adonais''; citato in [[Charles Morgan]], ''La fontana'', Arnoldo Mondadori Editore, 1961)
*Il macello d'innocui [[animali]] non può mancare di produrre molto di quello spirito d'insana e spaventevole esultanza per la vittoria acquistata a prezzo del massacro di centomila uomini. Se ne deriva che l'uso del cibo animale sovverte la pace della società umana, e quanto inescusabile è l'ingiustizia e la barbarie contro queste miserande vittime! Esse vengono chiamate in vita artificialmente affinché conducano una breve e miserabile esistenza di schiavitù e pena, abbiano i loro corpi mutilati, i loro sentimenti oltraggiati. (da ''Sul sistema vegetale di dieta'')
*In nome di tutto ciò che è sacro nelle vostre speranze per il genere umano, esorto quelli che amano la felicità e la verità a fare ragionevole esperimento del [[vegetarismo|sistema vegetariano]]. (citato in Franco Libero Manco, ''Biocentrismo. L'alba della nuova civiltà'', Nuova Impronta Edizioni, Roma 1999, p. 202)
*O, Vento | Se l'inverno incombe, può la [[Primavera]] essere lontana alle sue spalle? (da ''Ode al vento occidentale'')
*So di essere uno di quelli che gli uomini non amano; ma sono di quelli di cui si ricordano. (citato da [[Charles Baudelaire]] in ''Lettre à Sainte-Beuve'')
*{{NDR|A proposito del [[Colosseo]]}} Vedo una gran cerchia d'archi, e tutt'intorno giacciono pietre infrante che furono parte un tempo di una solida muraglia. Nelle fessure e sopra le volte cresce una foresta di arbusti, olivi selvatici, e mirti, e rovi intricati, e malerbe confuse... Le pietre sono massicce, immense, e sporgono l'una sull'altra. Vi sono terribili fenditure nelle mura, e ampie aperture da cui si vede il cielo azzurro... (da ''The Coliseum'')
 
==''The Letters''==
*[[Napoli]], 22 dicembre 1818</br>Mio caro Peacock,</br>la nostra successiva escursione è stata il [[Vesuvio]]. Abbiamo raggiunto Resina {{NDR|Ercolano}} in carrozza. Lì Mary e io siamo montati sui muli, mentre Clare è stata trasportata sulle spalle di quattro uomini, seduta su di una sedia, come un membro del Parlamento che ha vinto le elezioni, e spaventata allo stesso modo, anche se con minor ragione.
*Il Vesuvio, dopo i ghiacciai, è la più impressionante esibizione delle energie della natura che ho mai visto. Non ha la incommensurabile grandezza, la irresistibile magnificenza né, sopra tutto, la radiante bellezza dei ghiacciai; ma possiede tutta la loro caratteristica forza, tremenda e irresistibile. [...] La lava, come il ghiaccio, striscia continuamente con un suono crepitante come quello del fuoco che si spegne.
{{NDR|Percy Bysshe Shelley, ''The Letters'', London 1912}}
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*Il [[dolore]] è cieco per qualche tempo, e così il mio. | A nessuna cosa vivente auguro di soffrire.
*Il dovere e l'abbandono ti conducano di nuovo alla solitudine.
*In nome di tutto ciò che è sacro nelle vostre speranze per il genere umano, esorto quelli che amano la felicità e la verità a fare ragionevole esperimento del sistema vegetariano.
*Lo strumento più grande della buona morale è l'[[immaginazione]].
*Noi – non siamo forse fatti, come le note musicali, | L'uno per l'altro, anche se diversi?
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*Tutti gli spiriti che servono il male sono schiavi.
*Una storia di fatti particolari è uno [[specchio]] che oscura e distorce ciò che potrebbe essere bello; la [[poesia]] è uno specchio che rende bello ciò che è distorto.
 
==''The Letters''==
*[[Napoli]], 22 dicembre 1818</br>Mio caro Peacock,</br>la nostra successiva escursione è stata il [[Vesuvio]]. Abbiamo raggiunto Resina {{NDR|Ercolano}} in carrozza. Lì Mary e io siamo montati sui muli, mentre Clare è stata trasportata sulle spalle di quattro uomini, seduta su di una sedia, come un membro del Parlamento che ha vinto le elezioni, e spaventata allo stesso modo, anche se con minor ragione.
*Il Vesuvio, dopo i ghiacciai, è la più impressionante esibizione delle energie della natura che ho mai visto. Non ha la incommensurabile grandezza, la irresistibile magnificenza né, sopra tutto, la radiante bellezza dei ghiacciai; ma possiede tutta la loro caratteristica forza, tremenda e irresistibile. [...] La lava, come il ghiaccio, striscia continuamente con un suono crepitante come quello del fuoco che si spegne.
{{NDR|Percy Bysshe Shelley, ''The Letters'', London 1912}}
 
==Citazioni su Percy Bysshe Shelley==