Fernando Pessoa: differenze tra le versioni

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*Esiste una [[stanchezza]] dell'intelligenza astratta ed è la più terribile delle stanchezze. Non è pesante come la stanchezza del corpo, e non è inquieta come la stanchezza dell'emozione. È un peso della consapevolezza del mondo, una impossibilità di respirare con l'anima. (da ''Il libro dell'inquietudine'', a cura di Maria José de Lancastre, prefazione di Antonio Tabucchi, Feltrinelli, Milano 1987, p. 121)
*Essere stanca, sentire duole, pensare distrugge. (da '' Una sola moltitudine'', a cura di Antonio Tabucchi con la collaborazione di M.J. de Lancastre, Adelphi, Milano 1979, vol. I, p. 215)
*Il [[teorema binomiale|binomio di Newton]] è bello come la [[Venere di Milo]]. Il fatto è che pochi se ne accorgono. (15 gennaio 1928) (da ''Una sola moltitudine'', a cura di di Antonio Tabucchi con la collaborazione di M.J.de Lancastre, prefazione di Antonio Tabucchi, Feltrinelli, Milano 1979, vol.I, p. 409)
*Il mio [[male]] peggiore è di non riuscire mai a dimenticare la mia presenza [[metafisica]] nella vita. Di qui, la timidezza trascendentale che terrorizza tutti i miei gesti, che toglie a tutte le mie frasi la linfa della semplicità, dell'emozione diretta. (da ''Una sola moltitudine'', a cura di Antonio Tabucchi con la collaborazione di M.J. de Lancastre, Adelphi, Milano 1979, vol. I, p. 68)
*In me ogni affetto si verifica in superficie, ma con [[sincerità]]. Sono stato sempre attore, e sul serio. Ogni volta che ho amato ho finto di amare, e ho finto come me stesso. (da ''Il libro dell'inquietudine'', a cura di Maria José de Lancastre, prefazione di Antonio Tabucchi, Feltrinelli, Milano 1987, p. 161)