Atene (città antica): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
+1.
Moses Israel Finley
Riga 4:
*Atene florida, coronata di viole, celebrata dai poeti, baluardo dell'Ellade, inclita Atene, città divina. ([[Pindaro]])
*Di tanto [...] la nostra città ha superato le altre per il pensiero e per la parola, che i suoi discepoli sono divenuti maestri degli altri, e il nome dei Greci non è più il nome della stirpe ma quello della civiltà, sì che Greci sono chiamati quelli che partecipano della nostra cultura più che quelli che hanno la nostra stessa origine. ([[Isocrate]])
*Atene prosperò come nessun altro stato della Grecia classica. Il maggiore dei suoi vanti, attribuito a Pericle, era di essere la «scuola dell'Ellade». In due secoli essa produsse una serie incredibile di superbi scrittori e artisti, scienziati e filosofi. Inoltre la città attirava potentemente molti che non vi erano nati, e alcuni di essi vi si stabilirono più o meno permanentemente. ([[Moses Israel Finley]])
*''Gli Atenïesi a' Greci tutti innanti | prostrarono vincendo a [[Battaglia di Maratona|Maratona]] | i Persïani molli, oro portanti.'' ([[Simonide]])
*In un appello a [[Sparta]] nel periodo della seconda guerra peloponnesiaca, i [[Corinto|Corinzi]] denunciarono Atene come una «città tiranna», e, durante questa guerra, si ricorda come un politico ateniese abbia dichiarato ai suoi concittadini che Atene non doveva sottrarsi nemmeno alle atrocità, se desiderava conservare l'impero. Dopo la caduta dell'impero ateniese, i suoi avversari vittoriosi rasero al suolo la lunga muraglia che univa la città ai suoi porti e che l'aveva resa inespugnabile da terra, e questo gesto fu salutato da tutto il mondo ellenico come un atto di liberazione. Ma lo storico contemporaneo – [[Tucidide]], ufficiale della marina ateniese in esilio – fece definire Atene da un altro uomo politico, lo stesso [[Pericle]], come «l'educatrice dell'Ellade». Ed entrambe queste definizioni dell'Atene del V secolo sono ben giustificate.<br>L'Atene del V secolo era davvero «L'Ellade dell'Ellade». ([[Arnold J. Toynbee‎]])