Giovanni Marchesini (filosofo): differenze tra le versioni

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==Citazioni di Giovanni Marchesini==
*È stato detto che la [[fisionomia]] umana è un semaforo automatico il quale denuncia i nostri sentimenti più intimi e le nostre passioni, con una delicatezza e una sincerità a cui arriva difficilmente il linguaggio. Ciò in molti casi è vero; ma è altrettanto innegabile che neanche, starei per dire, l'occhio di Dio che scruta le reni e scopre i più segreti moti dell'animo, riuscirebbe a distinguere talvolta, specialmente in certi tipi di fisionomia, il vero dal falso e il reale dall'apparente.<ref>Da ''La finzione nell'educazione o la pedagogia del "come se"'', G. B. Paravia & C., Torino, 1925, cap. III, pp. 30-31.</ref>
 
*Il positivista nelle scienze filosofiche nulla afferma se non lo soccorre una reale esperienza, e questa egli assume come tutti gli scienziati. Ove i fatti manchino a stabilire una verità o a concepire un'ipotesi, egli trova prudente il silenzio o il riserbo. Ciò turba molti i quali vorrebbero che si parlasse sempre anche quando non si sa, per ripetere quello che dicono loro, e accettare le loro credenze dogmaticamente imposte. (da ''[https://archive.org/details/MarchesiniNelCampoDellEducazione Nel campo dell'educazione]'', Società Editrice Dante Alighieri di Alberighi, Segati e C., Roma-Milano, 1909, cap. 1, p. 15)