Mariano José de Larra: differenze tra le versioni

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*Il mondo è tutto in maschera; tutto l'anno è [[carnevale]]. (da ''Tutto il mondo è in maschera, tutto l'anno è carnevale'', p. 62)
*[...] io non voglio imitare la gran parte degli uomini, che, o non dicono quello che pensano, o pensano troppo quello che dicono. (da ''Il mio nome e i miei propositi'', p. 79)
*Lo scrittore [[satiraSatira|satirico]] è, comunemente, come la luna, un corpo opaco destinato a dar luce, ed è forse il solo di cui a ragione si possa dire che dà quello che non ha. Quello stesso dono naturale di vedere le cose tali e quali sono, e di notare in esse il lato brutto prima che quello bello, di solito è il loro tormento. (da ''Della satira e dei satirici'', pp. 96-97)
*Quell'acrimonia stessa, quella mordacità gioiosa che così spesso sogliono suscitare la gioia degli altri, in lui, nel [[satira|satirico]], è la fredda impassibilità dello specchio che riproduce le figure non solo senza goderne, ma talvolta anche appannandosi. (da ''Della satira e dei satirici'', p. 97)
*[...] quando il vento passa tra le canne sibila; ebbene, quando passa tra i [[faziosità|faziosi]], parla: ecco l'origine dell'organo della voce nella specie. Il fazioso caccia anche fuori a guisa di rame due gambe e due braccia, una per ogni lato, le quali hanno il loro grappolo di dita, come ha le punte una spiga; presenta faccia e viso, e vedendolo, chiunque direbbe che ha occhi nella faccia, ma sarebbe un grave errore, egli si distingue essenzialmente dagli altri esseri perché è senza testa. (da ''la nuova epoca, o il fazioso'', p. 162)
*Nei riguardi del regno minerale, il [[giornalista]] rassomiglia alla pietra, poiché non vi è scalpellino che non faccia saltare da lui una scheggia e non vi dia una martellata; deve avere tanti colori come il diaspro, poiché deve piacere a tutti; deve essere freddo come il marmo sotto ai piedi del magnate; deve essere {{sic|dùttile}} come l'oro: d'argento non deve averne nemmeno il più lontano sentore; deve avere i piedi di piombo; deve servire come il bronzo per immortalare perfino le sciocchezze degli eroi; deve saldar tutto come lo stagno; deve possedere più vene d'una miniera, e più virtù di un'acqua termale. E, dopo tanto lavoro e tante qualità, deve saltare infine come l'acciaio quando cozza su cosa dura.<br />In una parola, il giornalista deve essere una cosa impossibile [...] (da ''L'uomo propone e Dio dispone, ovvero quello che il giornalista deve essere'', p. 173)
*[...] Avete detto ''idra della discordia, giustizia, società, orizzonte, arcobaleno'' e ''legalità?'' Ecco subito i popoli batter le mani, fare dei gesti; alzare degli archi, murare delle iscrizioni. Meraviglioso dono della [[parola]]! Facile felicità! Dopo un breve vocabolario di parole alla moda e d'effetto, prendetevi pure il tempo che vorrete: basterà dire «domani» di tanto in tanto, e buttar loro delle parole tutti i giorni, come Enea buttava la torta al Cerbero, e voi potrete dormire tranquillo sui vostri allori. <br/> Tale è la storia di tutti i popoli, tale è la storia dell'uomo... Parole, sempre parole, e rumore, e confusione; nulla di positivo. Beati coloro che non parlano, poiché essi si capiscono! (da ''Le Parole'', p. 177)
*[...] i tiranni, generalmente miopi, hanno visto le [[Diligenza (carrozza)|diligenze]] soltanto come un mezzo per trasportare pacchi e persone da un paese all'altro; sicuri di raggiungere col loro braccio di ferro ogni luogo, hanno sorriso stupidamente nel vedere cambiar residenza i loro schiavi: non hanno considerato che le idee aderiscono come la polvere ai pacchi e viaggiano anch'esse in diligenza. (da ''La diligenza'', p. 193)