Luigi Rasi: differenze tra le versioni

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*Qualunque sia l'artista che reciti con la [[Laura Zanon Paladini|Zanon]], o per piena che sia la scena, i sensi dello spettatore son {{sic|vòlti}} su di lei. Egli la cerca, e, trovatala, non l'abbandona più, anche quando il protagonista, o la protagonista si trovi presso la ribalta, ed ella, semplice servetta o parte di contorno, in un angolo della stanza, o alla finestra. Mai distratta, mai coll'occhio al pubblico, mai immota. Le frasi degl'interlocutori sono accompagnate sempre da una sua occhiata, da un suo sogghigno, da una sua interiezione, da un suo atto qualsiasi di protesta, di assenso, di dubbio; e quei rapidi cenni si sovrappongono a tutte le parole di quegl'interlocutori. Così ogni particina piglia nelle sue mani importanza di una gran parte; e il personaggio è rappresentato con tale verità e con tale spontaneità, che par sempre ch'ella improvvisi. (vol. II, p. 741)
 
*{{NDR|Laura Zanon Paladini}} La vivacità della sua dizione, la snellezza della sua figurina, l'agilità dei suoi movimenti, l'eloquenza della sua espressione la fan parere ancor giovinetta; specie quando rappresenta la ''Cameriera astuta'' del Castelvecchio, in cui ella profonde tutto il tesoro delle sue grazie [...]. (vol. II, p. 741)
 
==''Il libro degli aneddoti''==