Willie Peyote: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Willie Peyote==
*La morte di [[Mango (cantante)|Mango]] è uno dei momenti più toccanti che io ricordi. Un artista che si sente male sul palco, chiede scusa al pubblico per il disturbo prima di morire è assolutamente incredibile. Certo, lo stile di Mango era lontano dal mio, ma io volevo celebrare la persona, l’artista che lo è fino all’ultimo minuto, con un incredibile rispetto per il suo pubblico.<ref>Citato in ''[https://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2019/10/26/news/willy_peyote-239397069/ Willie Peyote, il rapper che non t'aspetti: "La morte di Mango è uno dei momenti più toccanti che ricordi"]'', ''Repubblica.it'', 26 ottobre 2019.</ref>
*{{NDR|Sulle critiche al brano presentato al [[Festival di Sanremo 2021]]}} Mi chiedo dove ho sbagliato, se le uniche che si sono incazzate per quello che dico sono le [[Femminismo|femministe]]. Quelli che volevo fare incazzare davvero l'hanno presa sul ridere e sono passati oltre, e invece loro, con cui volevo confrontarmi, se la sono presa. Mi spiace molto. {{NDR|«Secondo te perché è successo?»}} Perché è difficile affrontare queste discussioni: essendo io un uomo, se parlo della lotta al patriarcato sbaglio di default in qualunque modo ponga il problema, in quanto faccio già parte della cultura patriarcale. Il che è proprio il motivo per cui ho inserito nel testo una battuta volutamente provocatoria: era un modo per dire che mi spiace non poter più affrontare questi temi, e dall'altra parte vederli sviliti sul palco dell'Ariston in altre forme. [...] Io capisco tutto, ma perché nessuno si pone il problema che durante il Festival [...] il testo di [[Arisa]] (scritto da [[Gigi D'Alessio]], un uomo) dica che lei è nuda e lui non si alza dal divano, che [[Beatrice Venezi]] voglia farsi chiamare direttore d'orchestra e non direttrice? Parliamo anche di tutte queste cose. [...] {{NDR|«Le parole criticate dalle femministe nel tuo testo sono state "Mi sono sbagliato / Non ho capito in che modo twerkare vuol dire lottare contro il patriarcato", in riferimento alla performance di Elettra Lamborghini l'[[Festival di Sanremo 2020|anno scorso]]. Ti hanno accusato di mansplaining...»}} Sono andato in un luogo pregno di simboli patriarcali e volevo fare una riflessione, e invece è sembrato quasi che ci sguazzassi. Se dicono che sono un paraculo e un [[Qualunquismo|qualunquista]] mi va benissimo, ma che non ci sia più spazio per le provocazioni e la successiva discussione mi dispiace tantissimo. Il problema della [[cancel culture]] è che non bisogna abolire gli argomenti: bisogna trattarli finché non si risolve il problema. E invece sembra diventato impossibile, e non solo rispetto a queste tematiche. [...] {{NDR|«Non ti aspettavi qualche incomprensione, su un testo del genere?»}} Certo, anzi. [...] ''Mai dire mai (la locura)'' voleva essere un cortocircuito, e credo che la maggior parte delle persone ne abbiano capito il senso, ma era ovvio che qualcuno avrebbe frainteso le mie parole o che le avrebbe strumentalizzate dando loro un senso che non volevo dare. [...] {{NDR|«È il paradosso di quando scrivi una canzone che diventa molto popolare: all'improvviso non è più tua, ma di tutti, e ciascuno la interpreta a modo suo.»}} Io scrivo come nel rap: una serie di punchline, cioè battute ad effetto, che dovrebbero essere prese come tali, e soprattutto di cui bisognerebbe contestualizzare meglio il soggetto. Quando parlo di It-pop non ce l'ho con i musicisti che fanno quel genere, ma con quei [[giornalisti]] che chiamano avanguardia una scena che esiste da almeno cinque anni e di cui non si erano mai accorti prima. Quando parlo di [[TikTok]] non ce l'ho con i creators, ma con le case discografiche che aspettano al varco quelli che hanno fatto successo sui social per metterli sotto contratto. Idem per il twerking: non ce l'ho con quello stile di danza o con la Lamborghini, ma punto il dito sul fatto che twerkare a Sanremo non può trasformarti in un simbolo di lotta, soprattutto se vivi nel privilegio da quando sei nata.<ref>Dall'intervista di Marta Blumi Tripodi, ''[https://www.rollingstone.it/musica/interviste-musica/willie-peyote-quelli-che-volevo-fare-incazzare-davvero-lhanno-presa-sul-ridere/553372/ Willie Peyote: «Quelli che volevo fare incazzare davvero l’hanno presa sul ridere»]'', ''Rollingstone.it'', 6 marzo 2021.</ref>
 
==Citazioni tratte da canzoni==