Igor' Fëdorovič Stravinskij: differenze tra le versioni

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*Dirà che il "Falstaff" è opera perfetta in ogni suo elemento. Strawinsky, da vero Petruska, mutava spesso di umore e di idee, ma alla fine trovava sempre il pensiero giusto, come accadde poco dopo aver fatto la prima affermazione, allorché asserì che "Falstaff" era senz'altro un capolavoro assoluto. ([[Mario Rinaldi]])
*La nostra epoca talvolta è riuscita a stravolgere e a estraniare il significato dei più noti capolavori di [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]], ma basterebbe ascoltare con animo vergine la «Grande Fuga» op. 133 per quartetto d'archi per domandarsi stupiti come si sia potuto ancora scrivere della musica. [[Igor Stravinsky|Stravinsky]] afferma che «se la musica [della Grande Musica] fosse riuscita a penetrare nella coscienza del suo tempo la Musica moderna avrebbe perso, molto prima, parte del suo mordente, e ora dove saremmo?». ([[Gianfranco Maselli]])
*La prima idea della ''Sagra''<ref>La sagra della primavera.</ref> apparsa a {{sic|Strawinski}} fu quella della danza «sacrale» della fanciulla Elettra, che danza fino ad estinzione delle proprie forze davanti ad un cerchio di savî prodigiosamente vecchi e come pietrificati. Immagine plastica quindi codesta prima visione, che doveva maturare per più anni nel cervello del Maestro sino al giorno della realizzazione. Immagine però che conteneva in sé tutto il dramma del grandioso fenomeno primaverile, ove – come dice Schaeffner – il simbolo della nuova vita si fa strada a traverso la più dura corteccia dell'albero, così come la danza dell'Elettra ridà forza e vigore agli esseri inanimati che la circondano.
*La ''Summer sequence'', che risentiva un poco dell'influenza [[Duke Ellington|ellingtoniana]] ed era la migliore delle due, ebbe il suo battesimo ufficiale al concerto dato dall'orchestra alla [[Carnegie Hall]] di New York il 25 marzo 1946. In quella occasione [[Woody Herman|Herman]] e i suoi uomini presentarono anche, con legittimo orgoglio, mettendosi disciplinatamente agli ordini di Walter Hendl, direttore della Filarmonica di New York, quel'''Ebony concerto'' che Igor Stravinsky, impressionato dall'ascolto di alcuni suoi dischi, aveva voluto scrivere per quell'orchestra. ([[Arrigo Polillo]])