Slavenka Drakulić: differenze tra le versioni

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*Quando c'era la guerra, nessuno si chiedeva: ma perché? La questione trova uno spazio ora che si affaccia la pace. Perché questa infinita sofferenza, perché Sarajevo, perché Mostar, perché gli orrori di Srebrenica? Perché le pulizie etniche e poi gli applausi scambievoli? Penso che il prezzo della pace è troppo alto, troppe persone sono morte inutilmente.<ref name="nonmifido"/>
*Molte cose sono cambiate in questo periodo, ma qui non c'è stata rivoluzione. Il potere politico è cambiato, va bene, ma quel che abbiamo avuto in cambio è una dittatura legittimata democraticamente. Un bluff. Una menzogna. Una sciarada. Poi la guerra, iniziata perché l'élite serba voleva mantenere il potere.<ref>Da [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,24/articleid,0516_01_1999_0293_0024_6848068/ ''Ex Jugoslavia, una tragica farsa''], ''La Stampa'', 26 ottobre 1999</ref>
*Quando si parla di personaggi storici, le cui biografie sono già state scritte, allora si possiede una cornice, uno scheletro per un romanzo. C'è un sufficiente numero di buone biografie a disposizione, soprattutto di Einstein e Picasso. Perciò, qualcun altro ha già fatto metà del mio lavoro. Per la verità, uno potrebbe chiedere, se tutto è noto, perché scrivere un romanzo? La risposta breve è che un testo letterario può andare più lontano, più in profondità in un personaggio, e può presentare le sue emozioni e i suoi pensieri.<ref name="milevaedora">Da [https://www.balcanicaucaso.org/aree/Balcani/Mileva-e-Dora-Slavenka-Drakulic-racconta-i-suoi-ultimi-romanzi-208786 ''Mileva e Dora: Slavenka Drakulić racconta i suoi ultimi romanzi''], ''Balcanicaucaso.org'', 8 marzo 2021.</ref>
*La mia generazione, sotto il socialismo dopo la Seconda Guerra Mondiale, è cresciuta con i diritti di base garantiti. L'uguaglianza dei sessi è stata istituita nel sistema giuridico. C'era una grande sproporzione tra la teoria e la pratica patriarcale nella vita di ogni giorno, ma abbiamo combattuto contro di essa. Ciò che le donne hanno imparato dopo il 1989 è che i diritti delle donne non sono mai garantiti per sempre. Possono sempre essere revocati, come vediamo con il diritto all'aborto in Polonia ora. Più cresce il nazionalismo in una società, meno diritti per le donne ci sono. Temo che per le donne la lotta non finisca mai.<ref name="milevaedora"/>
 
{{Int|Da [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,17/articleid,0811_01_1993_0317_0017_11376708/ ''L'urlo del ponte di Mostar'']|Sullo [[Stari Most]], ''La Stampa'', 20 novembre 1993}}