David Mamet: differenze tra le versioni

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==''Bambi contro Godzilla''==
*Fare un [[film]] è un processo di una semplicità spaventosa. Ci vogliono una cinepresa, della pellicola e un'[[idea]] (optional). (p. 22)
*L'industria del [[cinema]], allo stesso modo, non è altro che imbonimento da fiera: trovate un'attrazione, presentatela nel modo più allettante possibile, fateci dei soldi e riprovateci. (p. 22)
*Il [[Libro dei Proverbi]] ci dice che la pietra scartata dai costruttori è diventata testata d'angolo. Così è anche per chi lavora nel mondo dello spettacolo, e per il [[regista]] in particolare. Come potrebbe infatti una simile occupazione, che richiede un generalista incallito, attrarre qualcuno che sia riuscito o abbia i numeri per riuscire in un campo specifico? <br/> Proprio come il generale Grant fallì in tutto, tranne che nel preservare l'Unione, il regista è probabilmente qualcuno che per nascita, formazione o predisposizione è dotato e/o spinto a fare ordine nel caos e viceversa. (p. 34)
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*Come si può imparare a raccontare una storia per immagini, assegnare a vari artigiani e reparti i loro compiti, gestire e dirigere diverse centinaia di artisti, tecnici e amministratori e indurli a soddisfare le esigenze di una tabella di marcia massacrante nonostante il brutto tempo, la natura umana, il caso e via dicendo? <br> È un lavoro che attira chi gode delle sfide, del caos, dell'incertezza e dell'interazione umana; chi ama improvvisare; chi preferirebbe morire piuttosto che tornare tra i comuni mortali, e così via; insomma, un mezzo criminale. (p. 34)
 
*L'[[Stati Uniti d'America|America]] si è fatta da sola. <br /> Che una società che si è fatta da sola possa governarsi senza una supervisione religiosa o ereditaria, seguendo soltanto i dettami della ragione, è un'ottima cosa. La comunità dei cittadini, tuttavia, tende continuamente a ricreare per se stessa quell'autorità di governo irrazionale e repressiva (cioè efficace) conferita altrimenti alla tradizione, ai papi e ai re. (p. 45)
 
*Film brutti e costosi, filmetti estivi e blockbuster sono diventati la risata registrata della nostra nazione in fase sperimentale. Come ci accade con il Dipartimento della Difesa, siamo rassicurati dalla loro presenza più che dal loro contenuto o funzionamento. In quanto esempi di spreco, si rivolgono al nostro bisogno non d'intrattenimento ma di sicurezza. (p. 47)
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*I film sono potenzialmente grandi opere d'arte. Come qualsiasi attività intrapresa dall'uomo, come voi e me sono stati inevitabilmente esposti e, nella maggioranza dei casi, hanno ceduto al potere dell'autocorruzione, dell'ipocrita sicurezza di essere nel giusto, all'abuso di potere. [...] possiedono un potenziale di bellezza e, quindi, di trasformazione umana: non sotto forma di predica, ammaestramento o indottrinamento, tutte cose che sono fuori luogo al cinema e possono suscitare, nel migliore dei casi, una falsa sensazione di irreprensibilità. I film hanno il potere di parlare all'animo umano, di liberarci dal peso della repressione.<br />Cos'è che reprimiamo? La consapevolezza della nostra mancanza di valore.<br /> (p. 60)
*La [[verità]] purifica, ma fa male; tranne nel [[dramma]], dove, commedia o tragedia che sia, la verità redime attraverso l'arte. (p. 60)
 
*È lo stile americano nella sua espressione più alta, vale a dire la più efficace: chiunque, se s'impegna, lavora sodo ed è sordo alle lusinghe della coscienza, del buonsenso o del buongusto, potrebbe, per puro caso o per la sua dedizione, ascendere a quella vetta da cui avrà licenza di opprimere chi è arrivato dopo di lui. (pp. 63-64)
 
*Il pubblico non soffre, non stupisce, non si meraviglia né gioisce più di quanto non abbia fatto l'autore. Ipotizzare che uno [[scrittore]] possa, grazie alla sua padronanza del mestiere, sfuggire o evitare lo sforzo creativo è un errore pari a confondere lo studio della teologia con la preghiera. (p. 73)
 
*Le regole della [[drammaturgia]] sono poche, la loro applicazione è difficile, il loro prodotto insolito, originale e sorprendente, vale a dire: drammatico. (p. 74)
 
*[[Racconto|Raccontare]] una storia è come fare sesso. Viene naturale a tutti. Alcuni lo sanno fare meglio di altri.<br /> S'impara con l'esperienza ma, fondamentalmente, è un istinto umano universale. (p. 103)
 
*La partecipazione al dramma, come alla caccia, al sesso, alla guerra e, curiosamente, a un film, ci fa regredire all'essenza irriducibile della nostra umanità. (p. 115)