Paolo Mereghetti: differenze tra le versioni

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*[[Bertrand Tavernier|Tavernier]] non aveva uno stile riconoscibile e ricorrente, si adattava alle storie che sceglieva di filmare, in questo dimostrandosi un vero allievo di quel cinema americano classico cui aveva dedicato tanta passione, dai tempi della sua attività di ufficio stampa. di critico cinematografico (fu tra i pochi a scrivere su ''Positif'' e sui ''Cahiers du Cinéma'', tra cui non correva certo buon sangue) e di altissimo divulgatore [...].<ref name=Tavernier/>
*{{NDR|Su ''[[Bella addormentata]]''}} Tutte storie che parlano del rapporto tra la vita e la morte e le rimandano allo spettatore con un particolare punto di vista. Pur nella differenza delle rese ([[Toni Servillo|Servillo]] senatore è perfetto e il suo duetto con [[Roberto Herlitzka|Herlitzka]] da antologia), l'idea vincente di [[Marco Bellocchio|Bellocchio]] e dei suoi sceneggiatori [[Stefano Rulli]] e [[Veronica Raimo]] mi è sembrata quella di sbriciolare le contrapposizioni ideologiche per mettere in ognuno dei personaggi un po' di quelle «ragioni» e di quei «torti».<ref>Da ''[http://cinema-tv.corriere.it/cinema/mereghetti/12_settembre_06/mereghetti_bella_addormantata_cbe4387c-f7fb-11e1-a29d-c7eff3c66a96.shtml Tanta voglia di sorprendere (e graffi ai politici obbedienti)]'', ''corriere.it'', 6 settembre 2012.</ref>
*{{NDR|Su [[BetrandBertrand Tavernier]]}} Una modernità che per lui passava attraverso i generi – diresse gialli, storici, polizieschi, di guerra, fantascientifici, musicali, psicologici, drammatici, anche cappa e spada.<ref name=Tavernier/>
 
==Note==