John Powell: differenze tra le versioni
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==='''''Ray Charles e la cecità'''''===
Ray Charles era un grande pianista e cantante non vedente. Ho assistito a una sua intervista che vale la pena di riportare. L'intervistatore gli chiese: "Ho sentito dire che se Dio le volesse restituire la vista, lei non accetterebbe.
Forse non mi sarei ricordato di questa intervista, se un medico oculista non mi avesse detto anni fa: "Ci sono probabilità che lei diventi cieco, un giorno". Infatti, oggi lo sono. Sto già curando con attenzione la poca vista che mi è rimasta. Cerco di imprimere bene nella mia mente il cielo, le foglie, i laghi, e penso al giorno in cui questi panorami potranno non esserci più. Questo pensiero mi rende triste. Poi ricordo le parole di Ray Charles.
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==='''''L'ultimo capitolo'''''===
Nel 1995 mi sono ritirato dall'insegnamento. La mia intenzione era di continuare a parlare pubblicamente e a scrivere. Benché avessi avuto alcuni impedimenti fisici, non ritenevo che avrebbero potuto rallentarmi molto. Chi mi conosce mi ha sempre considerato come una persona dall'energia illimitata. Intorno ai vent'anni, mi fu diagnosticata una malformazione genetica che comportava una graduale perdita della vista. Dalla diagnosi iniziale, non avevo notato rilevanti cambiamenti con il passare degli anni. Pensavo di essere fortunato. Ho anche avuto episodi di perdita dell'equilibrio, ma riuscivo a compensare abbastanza bene questa situazione, ogni volta che avveniva. Facevo ancora delle vasche in piscina e andavo in ufficio a scrivere. Ma i miei anni sfortunati stavano per cominciare: l'udito iniziò a diminuire; avevo bisogno di una protesi all'anca; mi dissero che avevo il diabete; sia gli occhi sia l'equilibrio peggiorarono. Uno dei medici che consultai disse che la carne al fuoco era talmente tanta che avrebbe potuto definire il mio caso "Sindrome di Powell". Durante questi anni difficili, mi mantenevo attivo. Non credo che qualcuno di noi smetta mai di pensare a se stesso come giovane, eppure prima o poi la fantasia e la realtà non coincidono più. Me ne resi conto nel 2000, quando arrivò per me il momento di ritirarmi in una casa di cura per gesuiti.
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