Georges Jacques Danton: differenze tra le versioni

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*Danton, condannato a morte e portato alla ghigliottina, diceva che sarebbe stato molto meglio per lui essere stato un povero pescatore, che aver governato gli uomini. Terribile e tardivo disinganno! ([[Mariano José Pereira da Fonseca]])
*Danton era uno statista e un patriota superiore ai rivoluzionari del suo tempo: possedeva il senso delle esigenze essenziali, uno spirito libero da illusioni e una capacità rara di azione risoluta. ([[Herbert Fisher]])
*Danton ripugnava ai Girondini per le violenze commesse ed a Robespierre per la immoralità. Il timore che ispirava era la sola cosa che il proteggesse contro del disprezzo: egli affrontava impudentemente la sua cattiva fama, e si dava in balia della licenza sotto lo scudo com'era del patriottismo. ([[Alphonse de Lamartine]])
*{{NDR|[[Georg Büchner]]}} Nel suo dramma, ''La morte di Danton'', Danton è rappresentato come uomo vigoroso, di solido buon senso, che sceglie di godere i frutti di una rivoluzione che reputa ormai conclusa; mentre Robespierre, un fanatico di idee ristrette, che si crede più giusto e virtuoso degli altri, è pericolosamente convinto – ma non riesce a convincere Danton – che la rivoluzione debba continuare. ([[George Rudé]])
*Nell'Assia, in [[Germania]], anche [[Georg Büchner]], un giovane romantico di stampo più radicale di [[Walter Scott]], che era stato esiliato per aver preso parte all'attività politica clandestina agli inizi degli anni 1830, concentrò la sua attenzione sulla rivoluzione francese e, dopo aver letto [[François Mignet|Mignet]] e [[Adolphe Thiers|Thiers]], scelse Danton come eroe e [[Maximilien de Robespierre|Robespierre]] come anima nera. ([[George Rudé]])