Svjatlana Aleksievič: differenze tra le versioni

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[[File:Swetlana Alexijewitsch.jpg|thumb|Svjatlana Aleksievič nel 2017]]
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'''Svjatlana Aljaksandraŭna Aleksievič''' (1948 – vivente), giornalista e scrittrice bielorussa, premio Nobel per la letteraturadi nellingua 2015russa.
 
==Citazioni di Svjatlana Aleksievič==
*Per la prima volta le proteste in [[Bielorussia]] hanno un volto nuovo. Le facce dei manifestanti non sono quelle dei giovani, ma di anziani senza nulla per vivere. Questa è una rivolta per il pane. Di chi non ha più nulla da perdere. E questo a [[Aleksandr Lukašenko|Lukašenko]] fa paura.<ref name="Rivolta">Dall'intervista di Rosalba Castelletti, ''[http://www.repubblica.it/esteri/2017/03/26/news/svetlana_aleksievic_la_nobel_racconta_la_violenta_repressione_delle_manifestazioni_mai_cosi_numerose_ieri_400_arresti-161418715/?ref=RHRS-BH-I0-C6-P3-S1.6-T1#gallery-slider=161401562 Svetlana Aleksievic: "La mia Bielorussia in rivolta per il pane, la sfida dei vecchietti soffocata dal regime"]'', ''Repubblica.it'', 26 marzo 2017.</ref>
*È sbagliato paragonare quello che sta succedendo ai fatti di [[Kiev]]. In [[Ucraina]] la gente combatteva per l'[[indipendenza]]. Il sentimento antirusso è stato il fattore scatenante della [[rivoluzione arancione]] del 2004 e della [[rivolta di Majdan]] del 2014. Da noi la protesta ha un aspetto totalmente diverso, puramente materiale. È una rivolta per il pane. L'idea di libertà e indipendenza in Bielorussia non è forte come lo è in Ucraina.<ref name="Rivolta"/>
*Sperare di ottenere un risultato immediato, come fa l'opposizione, è da ingenui. L'opposizione ha sopravvalutato le sue capacità. E ha esagerato quando ha parlato di lotta al regime. Lo trovo anche irresponsabile. I giovani che oggi protestano e vengono fermati domani verranno espulsi dalle Università che frequentano. Il nostro Paese così finirà per essere privato di nuove leve intellettuali.<ref name="Rivolta"/>
*L'Occidente cerca il dialogo con [[Aleksandr Lukašenko|Lukašenko]], ma lui è inaffidabile. Civetta con l'Europa solo quando vuole intimorire e ricattare Putin per estorcergli denaro. Ed è assolutamente incapace di guardare all'Occidente. Se qualcuno lo farà, sarà un leader più giovane, ma temo che in Bielorussia non ci sarà un cambio di guardia senza spargimento di sangue.<ref name="Rivolta"/>
*Mi pare che l’energia della protesta si stia accumulando tanto in Russia quanto nel mio Paese. L’unica cosa che mi dispiace è che l’opposizione non sia alla guida di questo processo. Penso che il modo in cui vanno le cose, da noi ma anche in Russia, farà emergere leader del tutto diversi. Ma non c’è dubbio che il movimento sarà sempre più vasto. Basta vedere le facce delle persone scese in piazza e il rancore che si vedeva da ambedue le parti. Quanto al confronto con la Bielorussia, dico solo una cosa: il nostro potere non esiterà a spargere sangue.<ref name="Nobel">Dall'intervista di Fabrizio Dragosei, ''[http://www.corriere.it/esteri/17_marzo_28/russia-si-vive-ancora-gulag-ma-protesta-sta-crescendo-c344b8c0-132d-11e7-be9a-6ca09ed8307d.shtml Mosca, arrestato Navalny La Nobel Svetlana Aleksyevich «In Russia si vive ancora nel gulag»]'', ''Corriere della Sera'', 28 marzo 2017.</ref>
*Parlando a Londra con Mikhail Khodorkovskij ci siamo detti che ci rendiamo conto di una cosa. Se una persona è stata nel [[Gulag]] sovietico, appena uscita non può essere libera, non sa cosa voglia dire la libertà. Hanno preso il sopravvento i banditi e continuiamo a vivere secondo le regole del Gulag. Noi non possiamo che preparare la gente per il futuro che potrebbe anche essere abbastanza lontano.<ref name="Nobel"/>
 
{{Int|1=''[https://www.avvenire.it/agora/pagine/intrevista-al-premio-nobel-svetlana-aleksievic ''La giornalista e scrittrice Bielorussa]'']|2=Intervista di Alessandro Zaccuri, ''Avvenireavvenire.it'', 8 ottobre 2015.}}
*Tutta la cronaca {{NDR|russa}} degli ultimi anni si può riassumere in un ritorno al concetto di "russicità" dal quale molti di noi speravano di essersi congedati con la fine del comunismo. Oggi, per esempio, la propaganda sui traditori della patria assomiglia in modo impressionante a quella dell'epoca sovietica. Particolarmente preoccupante, poi, è il silenzio dell'opinione pubblica di fronte alla crisi in Ucraina. Ci si rassegna troppo facilmente alla sofferenza e, così facendo, ci si rassegna alla schiavitù, al sangue, alla morte.
*Dagli anni Novanta in poi, la libertà è stato il tema sul quale più hanno insistito gli intellettuali russi. C'era la convinzione che si trattasse di un'esigenza diffusa, rispetto alla quale il sostanziale silenzio del popolo suonava abbastanza strano. La verità è che il popolo non parlava perché non aspirava affatto a essere libero. Attendeva semmai che si manifestasse una qualche variante dello stalinismo, una qualche forma di russicità mutante. Ed è a questo punto che si è fatto avanti Vladimir Putin, con la promessa di una nuova Russia dalle ambizioni imperiali, talmente forte da incutere timore al mondo intero. Un Paese, come Putin ripete spesso, che può contare su due soli alleati: l'esercito e la flotta.
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*{{NDR|Sulla [[perestrojka]]}} La delusione scaturita da quella rivoluzione mancata ha generato un sentimento di impotenza sul quale la propaganda ufficiale ha facile presa. L'interesse russo è sempre al primo posto, il contesto generale non è tenuto in alcuna considerazione.
 
*Per la prima volta le proteste in [[Bielorussia]] hanno un volto nuovo. Le facce dei manifestanti non sono quelle dei giovani, ma di anziani senza nulla per vivere. Questa è una rivolta per il pane. Di chi non ha più nulla da perdere. E questo a [[Aleksandr Lukašenko{{Int|Lukašenko]] fa paura.<ref name="Rivolta">Dall'intervista di Rosalba Castelletti, ''[http://www.repubblica.it/esteri/2017/03/26/news/svetlana_aleksievic_la_nobel_racconta_la_violenta_repressione_delle_manifestazioni_mai_cosi_numerose_ieri_400_arresti-161418715/?ref=RHRS-BH-I0-C6-P3-S1.6-T1#gallery-slider=161401562 Svetlana Aleksievic: "La mia Bielorussia in rivolta per il pane, la sfida dei vecchietti soffocata dal regime"]''|Intervista di Rosalba Castelletti, ''Repubblicarepubblica.it'', 26 marzo 2017.</ref>}}
{{Int|1=[https://www.huffingtonpost.it/2017/04/09/il-premio-nobel-svetlana-aleksievi-ad-huffpost-la-russia-e-un_a_22032420/ ''"La Russia è un paese traumatizzato, Trump una catastrofe come Putin"'']|2=Intervista di Giuseppe Fantasia, ''Huffingtonpost.it'', 9 aprile 2017.}}
*Per la prima volta le proteste in [[Bielorussia]] hanno un volto nuovo. Le facce dei manifestanti non sono quelle dei giovani, ma di anziani senza nulla per vivere. Questa è una rivolta per il pane. Di chi non ha più nulla da perdere. E questo a [[Aleksandr Lukašenko|Lukašenko]] fa paura.
*È sbagliato paragonare quello che sta succedendo ai fatti di [[Kiev]]. In [[Ucraina]] la gente combatteva per l'[[indipendenza]]. Il sentimento antirusso è stato il fattore scatenante della [[rivoluzione arancione]] del 2004 e della [[rivolta di Majdan]] del 2014. Da noi la protesta ha un aspetto totalmente diverso, puramente materiale. È una rivolta per il pane. L'idea di libertà e indipendenza in Bielorussia non è forte come lo è in Ucraina.<ref name="Rivolta"/>
*Sperare di ottenere un risultato immediato, come fa l'opposizione, è da ingenui. L'opposizione ha sopravvalutato le sue capacità. E ha esagerato quando ha parlato di lotta al regime. Lo trovo anche irresponsabile. I giovani che oggi protestano e vengono fermati domani verranno espulsi dalle Università che frequentano. Il nostro Paese così finirà per essere privato di nuove leve intellettuali.<ref name="Rivolta"/>
*L'Occidente cerca il dialogo con [[Aleksandr Lukašenko|Lukašenko]], ma lui è inaffidabile. Civetta con l'Europa solo quando vuole intimorire e ricattare Putin per estorcergli denaro. Ed è assolutamente incapace di guardare all'Occidente. Se qualcuno lo farà, sarà un leader più giovane, ma temo che in Bielorussia non ci sarà un cambio di guardia senza spargimento di sangue.<ref name="Rivolta"/>
 
{{Int|1=''[https://www.huffingtonpost.it/2017/04/09/il-premio-nobel-svetlana-aleksievi-ad-huffpost-la-russia-e-un_a_22032420/ ''Il premio nobel Svetlana Aleksievič ad Huffpost: "La Russia è un paese traumatizzato, Trump una catastrofe come Putin"]'']|2=Intervista di Giuseppe Fantasia, ''Huffingtonposthuffingtonpost.it'', 9 aprile 2017.}}
*{{NDR|Su [[Vladimir Putin]]}} Non posso che essere contro di lui, non sto zitta, il mio è un impegno politico, sociale, culturale ed esistenziale. Per lui, la Russia è la più forte nel mondo, capace di combattere ogni nemico, ma non si rende conto dei danni che sta facendo. Usa spesso la parola "guerra" tanto che la stessa non fa più paura a nessuno.
*{{NDR|Su [[Vladimir Putin]]}} È un uomo pericoloso che ci ha fatto abituare ad una società totalitaria. Anche se sono tanti i giovani che lo appoggiano, in generale la gente non è contenta, ma se provi a dire qualcosa di diverso, non ti ascoltano e ti dicono che sei contro il tuo paese, che è colpa di Obama e delle sanzioni introdotte contro di noi.
*Il romanticismo che ci contraddistingueva negli anni Novanta con Gorbaciov è fallito. Le strade percorse sono state ingenue e quelle da percorrere sono ancora molto lunghe.
 
{{Int|1=''[https://espresso.repubblica.it/attualita/2018/10/18/news/la-paura-fa-scegliere-governanti-primitivi-parla-la-scrittrice-premio-nobel-svetlana-aleksievic-1.327908 ''Svetlana Aleksievic: «La paura fa scegliere governanti primitivi»]'']|2=Intervista di Francesca Mannocchi, ''Espressoespresso.repubblica.netit'', 18 ottobre 2018.}}
*Ho sempre voluto che le voci nei miei libri suonassero come un coro, ma d'altra parte desidero sempre che emerga l'ascolto di un'unica voce umana. Viviamo in un tempo in cui tutto è compresso in un monolite, e credo che oggi le persone vogliano conoscere le altre persone, non la generalità e la superficialità del resoconto della storia e delle epoche.
*Gli esseri umani difficilmente hanno fiducia negli altri, c'è il peso del loro vissuto, il peso del tempo, l'intimità si costruisce con pazienza.
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*Penso che le persone abbiano paura, perché pensano che il mondo stia diventando incomprensibile e imprevedibile. E la destra ha successo, perché il populismo promette un futuro che oggi non è prevedibile. Ci saranno sempre più profughi, i profughi delle guerre cui si aggiungeranno i profughi dovuti al cambiamento climatico. Per questo è necessario per tutti noi abituarci a vivere con l'Altro, con gli altri. E i qualunquisti hanno paura degli altri, perché non sono pronti ad affrontare l'imprevedibile.
 
{{Int|1=''[https://rep.repubblica.it/pwa/intervista/2019/06/10/news/aleksievich_chernobyl_resta_una_lezione_la_serie_tv_ha_il_merito_di_risvegliare_le_coscienze_-228473098/ ''La scrittrice premio Nobel Aleksievich: "Chernobyl resta una lezione. La serie tv risveglia le coscienze"]'']|2=Intervista di Rosalba Castelletti, ''Repubblicarepubblica.it'', 10 giugno 2019.}}
*{{NDR|Su ''[[Chernobyl (miniserie televisiva)|Chernobyl]]''}} Siamo testimoni di come stiano cambiando la natura e il clima. Capiamo che non sempre riusciamo a controllare le tecnologie di cui disponiamo. Non sappiamo neppure quanto a lungo dureranno gli effetti dell’esplosione di Chernobyl: c'è chi dice decine di anni, chi centinaia. La gente comincia a capirlo. Il merito della serie è avere risvegliato questa coscienza e di parlarne con un linguaggio moderno.
*Siamo circondati da macchine. Oramai compongono poesie e battono a scacchi i Grandi Maestri. Che cosa succederebbe se avvenisse un imprevisto?
*In Russia non c'è un'idea globale che possa consolidare la società a parte la vittoria nella [[Grande guerra patriottica]]. Il numero delle perdite fu enorme. Fu una vittoria di Pirro ed è per questo che viene abbellita. Anche perché è un ottimo paravento per coprire l'orrore del Gulag.
 
{{Int|1=''[https://www.eastjournal.net/archives/100013 ''L'umiltà e il raccontare la vita, intervista al premio Nobel Svetlana Aleksievič]'']|2=Intervista di Martina Napolitano, ''Eastjournaleastjournal.net'', 8 ottobre 2019.}}
*Volete sapere com'è la campagna slava? Tutti si conoscono, si sta spesso fuori, si sa tutto di tutti, si ascolta.
*{{NDR|Sulla stampa sovietica}} Era solo propaganda, mentre io volevo raccontare le storie che sentivo dalla gente comune, nelle campagne.
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*Ovunque nel paese si registrano casi di persone comuni che invocano l'apertura di musei o l'erezione di statue in onore di Stalin, e spesso sono persone i cui stessi genitori, nonni, parenti furono vittime delle repressioni staliniane. Semplicemente, è questo ciò che loro comprendono della storia russa. La ''[[perestrojka]]'' di Gorbačëv fu attuata e compresa solo da lui e dal suo quadro dirigenziale: l'intera nazione non stava affatto capendo cosa stesse succedendo. Anche noi "democratici" quando negli anni Novanta ci rallegravamo con ingenuità della libertà, in realtà non stavamo capendo la situazione. Putin ha invece compreso bene cosa dire alla nazione: la Russia si vuole ancora vedere come una grande potenza, forte; è questo che la popolazione capisce e tutto ciò che dai tempi sovietici poteva essere ripristinato, lui l'ha ripristinato. Se c'è una parola chiave per gli anni Novanta, ecco, questa è ''negotovnost’'', impreparazione – al cambiamento, alla nuova realtà.
 
{{Int|1=''[https://www.lifegate.it/svetlana-aleksievic-intervista-chernobyl ''Il premio Nobel Svetlana Aleksievič: "Chernobyl non appartiene al passato, ma al futuro"]'']|2=Intervista di Elisabetta Scuri, ''Lifegatelifegate.it'', 22 novembre 2019.}}
*Quando sei lì, ti rendi conto che l'organismo non è stato creato per Chernobyl perché non senti odori, la radiazione non ha odore, non la vedi, ma dappertutto c'è la morte.
*Il nostro atteggiamento dopo Chernobyl non è più così romantico nei confronti del progresso. Il progresso ci può offrire anche le nuove forme della guerra.
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{{DEFAULTSORT:Aleksievič, Svjatlana}}
[[Categoria:Giornalisti bielorussi]]
[[Categoria:Scrittori bielorussi]]