Aristide Calani: differenze tra le versioni

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==''Il Parlamento del Regno d'Italia''==
*{{NDR|[[Aleardo Aleardi]]}} Melanconico, non di quella melanconia affettata ch'era moda qualche anno fa di seminare pei carmi, onde gli adolescenti e le femminucce ven sapessero grado, ma d'una mestizia sincera, spontanea, quasi diremmo involontaria, d'una mestizia che vi fa pensare: quest'uomo ha molto sofferto; oppure quest'uomo ha cercato, ha cercato nella vita... che? un amico<ref>Nel testo "un'amico".</ref>, forse – un amico, intendiamo, come se lo fabbrica nella sua mente un poeta – o una donna, ma qual donna! – e non ha trovato, o ha perduto, e si sente solo, o piuttosto si sente incompleto e si lagna, senza avvedersene quasi, il tapino, e quand'anche s'attenti a cantarvi l'osanna, le corde della sua lira non sanno farlo che in toni minori. (parte prima, p. 17)
 
*{{NDR|[[Giuseppe Ameglio]]}} Alla Camera siede sui banchi della sinistra, ma non fa opposizione sistematica, ché, del resto, siam lieti di dichiararlo fin da questo momento, gli oppositori propriamente sistematici sono in bene scarso numero nel primo Parlamento del regno italico. (parte prima, p. 28)
 
* Il [[Giuseppe Lella|Lella]] aveva succhiati col latte i principî liberali; ma gli erano stati rafforzati dal celebre Nicolini. {{sic|Abborriva}} quindi dispotismo e despoti. Aveva sempre sospirato pel proprio paese un reggimento più largo, più confacente alla moderna civiltà. Conosciuto alfine esser follia sperarlo da Ferdinando II<ref>Ferdinando II delle Due Sicilie (1810 – 1859), detto "re bomba" per il cannoneggiamento di Messina durante i moti del 1848.</ref>, fu costretto a chiederlo alla rivoluzione. (parte seconda, p. 430)