Genesi: differenze tra le versioni

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===''[[La Bibbia di Gerusalemme]]''===
*I primi undici cc della ''Genesi'' sono da considerare a parte. Descrivono, in modo popolare, l'origine del genere umano; enunciano con uno stile semplice e figurato, quale conveniva alla mentalità di un popolo poco evoluto, le verità fondamentali presupposte dall'economia della salvezza: la creazione da parte di Dio all'inizio dei tempi, l'intervento speciale di Dio che forma l'uomo e la donna, l'unità del genere umano, la colpa dei nostri progenitori, la decadenza e le pene ereditarie che ne furono la sanzione. Ma queste verità, che riguardano il dogma e sono assicurate dall'autorità della Scrittura, sono nello stesso tempo fatti e, se le verità sono certe, implicano fatti che sono reali, sebbene non possiamo precisarne i contorni sotto il rivestimento mitico che è stato loro dato, secondo la mentalità del tempo e dell'ambiente.
*La ''Genesi'' si divide in due parti disuguali: la storia primitiva (1-11) è come un portico che precede la storia della salvezza che sarà raccontata da tutta la Bibbia; essa risale alle origini del mondo e stende la prospettiva alla umanità tutta intera. Riferisce la creazione dell'universo e dell'uomo, la caduta originale e le sue conseguenze, la perversità crescente che è punita dal diluvio. A partire da Noè, la terra si ripopola, ma tavole genealogiche sempre più ristrette concentrano finalmente l'interesse su Abramo, padre del popolo eletto. La storia patriarcale (12-50), evoca la figura dei grandi antenati.
*La storia patriarcale è una storia di famiglia: raduna i ricordi che si conservano degli antenati, Abramo, Isacco, Giacobbe, Giuseppe. È una storia popolare che si sofferma sugli aneddoti personali e sui tratti pittoreschi, senza alcuna preoccupazione di unire questi racconti alla storia generale. È, infine, una storia religiosa: tutte le svolte decisive sono segnate da un intervento divino e tutto vi appare come provvidenziale: concezione teologica vera da un punto di vista superiore, ma che trascura l'azione delle cause seconde; inoltre i fatti sono introdotti, spiegati e raggruppati per dimostrare una tesi religiosa: c'è ''un'' Dio che ha formato ''un'' popolo e gli ha dato ''un'' paese; questo Dio è Jahve, questo popolo è Israele, questo paese è la terra santa. Ma questi racconti sono storici nel senso che narrano, alla loro maniera, avvenimenti reali; danno una immagine fedele dell'origine e delle migrazioni degli antenati di Israele, dei loro legami geografici ed etnici, del loro comportamento morale e religioso. I sospetti che hanno circondato questi racconti dovrebbero cedere davanti alla testimonianza favorevole che loro apportano le scoperte recenti della storia e dell'archeologia orientali.
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==Bibliografia==
*''[http://www.vatican.va/archive/ITA0001/_INDEX.HTM La sacra Bibbia]'', edizione CEI, 1974.
 
==Voci correlate==
*''[[Genesi: La creazione e il diluvio]]''
 
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