Gianluca Vialli: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Gianluca Vialli==
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*{{NDR|Riferito ai calciatori, «ma siete un po' tutti dei ragazzi viziati, non le pare?»}} Io non sono né buono né santo, però credo che ognuno ottiene dalla vita ciò che merita per le doti che ha avuto. Certo, per me può essere facile dirlo: ma il [[lavoro]] paga. {{NDR|«Nel vostro caso lo fa così bene da rendervi mercenari. [...] Che ne pensa?»}} Dico che «loro», cioè i [[giornalisti]] e i dirigenti e i [[Tifo sportivo|tifosi]] che ci giudicano senza sapere, ci vorrebbero sentimentali quando ne hanno la convenienza. Ma quando andiamo in campo pretendono che siamo professionisti senza sentimenti, mai condizionati dai problemi di tutti i giorni o dal fatto di affrontare una situazione psicologica molto particolare.<ref name="Ansaldo">Dall'intervista di Marco Ansaldo, ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,29/articleid,0840_01_1992_0237_0029_25158263/ Vialli, il senzatetto tra i vip]'', ''La Stampa'', 30 agosto 1992, p. 29.</ref>
*Difendo l'idea che in area l'[[attaccante]] è il padrone e va cercato con insistenza. Va servito anche 30 volte a partita, marcato o no. Poi sta a lui sfruttare le occasioni.<ref name="Ansaldo"/>
*{{NDR|Dopo il passaggio dalla [[Unione Calcio Sampdoria|Sampdoria]] alla [[Juventus Football Club|Juventus]]}} Mi mancheranno i "vaffanculo" che prendevo non solo nelle settimane di vigilia del derby...<ref>Da ''Il Secolo XIX'', 30 ottobre 1992; citato in AA.VV., ''Quelli che il baciccia'', ''Fratelli Frilli Editori'', Genova 2002.</ref>
*{{NDR|Su [[Arrigo Sacchi]]}} Non ci siamo mai capiti [...]. Lui se ne frega che un giocatore segni una montagna di [[gol]], perché privilegia il sistema di gioco agli uomini.<ref>Da un'intervista a ''Planete Foot''; ciatocitato in ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,31/articleid,0699_01_1995_0080_0033_10330128/ Vialli, un'intervista che fa discutere]'', ''La Stampa'', 23 marzo 1995, p. 31.</ref>
*Ti credevamo invincibile. In questi undici mesi sei stato un esempio per noi, per come hai saputo affrontare problemi veri, non quelli legati a semplici vittorie o sconfitte, con coraggio e serenità, forza e determinazione. Ti abbiamo voluto bene, ti portiamo nel cuore. Onore a te, fratello [[Andrea Fortunato]].<ref>Durante il discorso pronunciato in occasione del funerale del calciatore, svoltosi il 26 aprile 1995 nella cattedrale di Salerno; citato in ''[http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2012/04/25-184094/La+Juventus+ricorda+Andrea+Fortunato?print La Juventus ricorda Andrea Fortunato]'', ''Tuttosport.com'', 25 aprile 2012.</ref>
*{{NDR|Nel 1999}} Le dichiarazioni di [[Zdeněk Zeman|Zeman]] sul [[doping]]? Coglionate di un terrorista.<ref name=Calcio2000>Citato in Marco Tarozzi, ''Robe di Luca'', ''Calcio 2000'', n. 11 [24], novembre 1999, p. 57.</ref>