Guido Piovene: differenze tra le versioni

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*Oggi Benevento è in gran parte una città nuova di zecca con oasi di splendidi monumenti.<br>Pure negli avanzi di quella che fu l'aristocrazia intellettuale del Sud, viva sebbene numericamente ristretta, ho qui notato una passione per l'arte, una difesa del patrimonio artistico ed archeologico, che nel Nord dell'Italia sono meno comuni. È quella passione umanistica che nel Mezzogiorno d'Italia minaccia ormai di naufragare, ma che qui è tenuta desta, come dicevo, anche dall'orgoglio civico.<ref name=benevento/> (2013, p. 496)
*Può darsi che la [[cucina napoletana]], come un gastronomo mi disse, sia cucina di città povera; una cucina primordiale, nata dai tre prodotti elementari della terra e delle acque, il grano, gli ortaggi e il pesce; giocata sulle variazioni di tre cibi, la pasta, il pesce e l'antichissima pizza. Molti forestieri non amano la cucina di Napoli perché, condotti da diverse abitudini, non la scoprono mai. Ma, quand'è buona, essa contiene, nel tempo stesso, l'antichità e la natura; porta alla comunione con la natura e con un passato remoto; è semplice e mitologica. (2013, p. 473)
*Questa graziosa cittadina {{NDR|[[Cesena]]}} Questa graziosa cittadina, circondata di bei frutteti, e perciò a primavera ravvolta di una nuvola d'alberi bianchi e rosa, addossata a un colle e dominata da una rocca che la include in parte, è nota anche nella cronaca delle ultime guerre, perché diede un buon numero di aviatori medaglia d'oro. Ivi ho raccolto molto di quel colore romagnolo, che ho poi versato in queste pagine solo in minima parte. (2013, pp. 318-319)
*{{NDR|[[Giardino di Ninfa|Ninfa]]}} Quel parco è uno dei luoghi più belli del [[Lazio]]; così sperduto e segregato che, pensando alle ville pompose del patriziato romano, sembra di aver cambiato mondo. Si direbbe piuttosto di essere stati portati d'un tratto in Oriente; o in quel giardino d'una novella del [[Giovanni Boccaccio|Boccaccio]], che un negromante fa sorgere in una notte. (2013, p. 817)
*[[Rieti]] è una bella città e di struttura aristocratica. Dalla cattedrale romanica al duecentesco Palazzo dei Papi, dai potenti archi gotici ai quartieri con viuzze, scalinate esterne, torri mozze ed archivolti, dalla Loggia del Vignola alle molte dimore nobiliari, la città aduna un nucleo di aristocrazia romana e ne porta l'impronta.<ref>Citato in ''[http://www.rietidascoprire.it/chisiamo/chisiamo.html Chi siamo]'', ''Rietidascoprire.it''.</ref>
*[[Salerno]] è diversa da Napoli, nell'apparenza e nello spirito. Qui veramente cadono molti luoghi comuni sull'Italia meridionale. L'aspetto è infatti quasi settentrionale, e la pulizia quasi svizzera. I discorsi sono secchi, brevi, propri di persone attive. [...] Coloro che conoscono la vita salernitana nell'intimo mi dicono ch'essa è un miscuglio, tipico dell'Italia meridionale in questa fase di passaggio, e nei luoghi di punta, di usanze ancora patriarcali e di modernismi talvolta anche strani ed eccessivi. [...] Osservando bene Salerno, si ha dunque l'impressione di un centro abbastanza tipico della fase di trasformazione dell'Italia meridionale. L'industrializzazione e il benessere sono in progresso, anche se le antiche passività gravino ancora fortemente.