Voltaire: differenze tra le versioni

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*Possiamo far meglio di Voltaire, superando gli abusi della religione e guardando il positivo del credere. ([[Julia Kristeva]])
*Ricordando una frase che è nella voce «letterati» del dizionario di Voltaire – «la più grande sventura dell'uomo di lettere forse non è quella di essere oggetto della gelosia dei colleghi, vittima dell'intrigo, disprezzato dai potenti; ma quella di essere giudicato dagli imbecilli» – possiamo aggiungere, ricordando questa frase, che [[Giuseppe Antonio Borgese|Borgese]] ebbe, davvero in questo senso, «tutto»: tanti altri scrittori lo invidiarono, qualche intrigo fu ordito a suo danno, qualche potente lo disprezzò al punto di volerlo perdonare. Ma sopratutto ebbe quella che, secondo Voltaire, è la sventura maggiore: che molti imbecilli lo giudicarono e forse ancora, senza conoscerlo, continuano a giudicarlo. (Nota ''di [[Leonardo Sciascia]]'' a ''Le belle'' di G.A. Borgese, p. 176)
*{{NDR|L'}} uomo attorno al quale, anche dopo cent'anni, non esistono che giudizi partigiani: contro i liberatori dello spirito gli uomini sono implacabili nell'odio, ingiusti nell'amore. ([[friedrichFriedrich Nietzsche]])
*VOLTAIRE. Celebre per il suo spaventevole «rictus». Conoscenze scientifiche superficiali. ([[Gustave Flaubert]])
*Voltaire è una magnifica ''canaille'' piena di spirito. Ma io penso come l'abate Galiani che: «Un monstre gai vaut mieux qu'un sentimental ennuyeux.<ref>Un mostro allegro è meglio di un sentimentale noioso.</ref>»<br>Voltaire è possibile e tollerabile solo nell'ambito di una cultura aristocratica, che appunto perciò può permettersi il lusso della ''canaillerie'' spiritosa... ([[Friedrich Nietzsche]])