Aleksandr Sergeevič Puškin: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Aleksandr Sergeevič Puškin==
*Biasimate un uomo, sviscerate tutti i suoi difetti, nessun altro uomo intercederà per lui. Ma basta che facciate della leggera ironia su un membro del gentil sesso e subito tutte le donne insorgeranno compatte contro di voi, esse formeranno un sol popolo, una sola setta.<ref name=diz/>
*Di quale [[ardore]] brucia un [[bacio]] in mezzo al gelo.<ref>Citato in ''L'amore è tutto'' di [[Dino Basili]], p. 48, Tascabili economici newton, Febbraio 1996.</ref>
*Dove non arriva la spada della legge, là giunge la frusta della satira.<ref name=diz/>
*Ella è convinta che il suo sguardo lacrimoso sia irresistibile – e se pensasse lo stesso del suo riso certamente non farebbe che sorridere. (da ''Un festino durante la peste'', in ''Opere'')
*Il crudeleElla è unconvinta po'che piùil debolesuo sguardo lacrimoso sia irresistibile – e lase paurapensasse vivelo instesso un'animadel languentesuo diriso passioni.certamente (danon farebbe che sorridere.<ref>Da ''Un festino durante la peste''), in ''Opere''.</ref>
*''Gli zigani, in schiera rumorosa, | per la Bessarabia vanno vagabondi''.<ref>Da ''Gli zigani''.</ref><ref name=diz/>
*Il crudele è un po' più debole e la paura vive in un'anima languente di passioni.<ref>Da ''Un festino durante la peste''.</ref>
*Il rispetto per il passato, ecco il tratto che distingue l'istruzione dalla barbarie; le tribù nomadi non hanno né storia né nobiltà.<ref>Da ''Abbozzi di un articolo sulla letteratura russa''.</ref><ref name=diz/>
*Io Puskin ho scritto ''Le Lettere''. Voi signori professori, critici, editori siete i ''[[postino|postini]]'', soltanto i postini.<ref>Citato in Gian Paolo Sevino, recensione di ''Errata'' di [[George Steiner]], RES, anno IX numero 17, marzo 1999, p. 63.</ref>
*'''Bertold''': Io non ho bisogno dell'oro, cerco la sola verità.<br />'''Martin''': Io me ne infischio della verità, io ho bisogno di oro. (da<ref>Da ''Scene dei tempi cavallereschi'', in ''Opere'').</ref>
*''L'inganno che ci eleva, mi è più caro | delle oscure e basse verità''.<ref>Da ''L'eroe''.</ref><ref name=diz/>
*La [[felicità]] – cosa maledetta! La felicità è un grande forse. Io sono l'Ateo della felicità!<ref>Da una lettera, citato in ''Piccole tragedie'', a cura di Serena Vitale, Fabbri Editori, collana ''I grandi classici della poesia'', RCS libri, Milano, 1997, p. 12.</ref>
*La parola di un poeta è essenza del suo essere.<ref name=diz/>
*''Nati non siamo per l'azione, | né per il lucro, né alle schiere: | ma solo per l'ispirazione, | i dolci suoni e le preghiere''. (da ''Il poeta e la folla'')
*La sottigliezza non è ancora intelligenza. Anche gli sciocchi e i pazzi a volte sono straordinariamente sottili.<ref name=diz/>
*Nell'[[ateismo]] non vi è alcuna consolazione. Sfortunatamente, è la visione del mondo più ragionevole. (da una lettera privata).<ref name=Tamara>Citato in Shifra Horn, ''Tamara cammina sull'acqua'', traduzione dall'ebraico di Elisa Carandina, Fazi Editore, 2004, p. 149.</ref>
*''Nati non siamo per l'azione, | né per il lucro, né alle schiere: | ma solo per l'ispirazione, | i dolci suoni e le preghiere''. (da<ref>Da ''Il poeta e la folla'').</ref>
*Spesso [...] la vita mi è sembrata una ferita insopportabile. (da ''Mozart e Salieri'', in ''Opere'', scena I)
*Nell'[[ateismo]] non vi è alcuna consolazione. Sfortunatamente, è la visione del mondo più ragionevole. (da una lettera privata).<ref name=Tamara>Citato in Shifra Horn, ''Tamara cammina sull'acqua'', traduzione dall'ebraico di Elisa Carandina, Fazi Editore, 2004, p. 149.</ref>
*''Sulla riva deserta di onde, | egli stava, preso da pensieri profondi''.<ref>Da ''Il cavaliere di bronzo''.</ref><ref name=diz>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X</ref>
*''T'amo, o città di Pietro, o creatura | armoniosa, amo le tue severe | forme, del fiume il corso maestoso; | amo il granito delle tue riviere, | dei tuoi cancelli bronzei la fattura | elegante, e il crepuscolo pensoso | delle tue notti illuni trasparenti | quando nella mia stanza leggo e scrivo | senza lume e son chiare le dormienti | strade deserte e luccica d'un vivo | chiarore la guglia dell'Ammiragliato...''<ref>Da ''Il cavaliere di bronzo'', citato in Sergio Campailla, ''Il segreto di Nadia B. {{small|La musa di Michelstaedter tra scandalo e tragedia}}'', Marsilio, Venezia, 2010, [https://books.google.it/books?id=RlPwDQAAQBAJ&lpg=PT78&dq=&pg=PT79#v=onepage&q&f=false p. 78]. ISBN 978-88-317-3110-2</ref>
 
==''Borìs Godunòv''==
===[[Incipit]]===
'''Volotinskij''' — Siamo qui come osservatori, ma non sembra che ci sia molto da osservare. Mosca è deserta.<brref>Citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993.</ref>
{{NDR|citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993}}
 
===Citazioni===
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*Chi ha vissuto e pensato, questi non può nella sua anima non disprezzare gli uomini. (cap. I, st. XLVI)
*L'[[abitudine]] ci è data dall'alto: essa è il surrogato della [[felicità]]. (cap. II, st. XXXI)
*''Si può essere un uomo saggio | e pensare alla bellezza delle proprie unghie''.<ref name=diz/>
*Un monarca fiacco e astuto, calvo e bellimbusto, scansafatiche, per caso sfiorato dalla gloria, su di noi regnava allora. (cap. X, st. I)
 
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*Chi non sa conservare l'[[eredità]] paterna morirà in miseria, nonostante qualsiasi sforzo demoniaco. (p. 264-265)
*Due [[Idea|idee]] fisse non possono esistere contemporaneamente nel campo morale, come nel campo fisico due corpi non possono occupare il medesimo spazio. (p. 276)
 
==''Mozart e Salieri''==
*Genio e malvagità non vanno d'accordo.<ref name=diz/>
*Si dice: non c'è giustizia sulla terra. Ma esiste forse in cielo?<ref name=diz/>
*Spesso [...] la vita mi è sembrata una ferita insopportabile. (da ''Mozart e Salieri'', in<ref>In ''Opere'', scena I).</ref>
 
==[[Incipit]] di ''Storia di Pugačëv''==