Isola di Capri: differenze tra le versioni

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→‎Citazioni in prosa: Enzo Petraccone
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*Niente si può immaginare di più bello, di più grande, di più singolare sotto tutti i punti di vista del colpo d'occhio di [[Napoli]] da quel lato in cui la si vede: questa città è posta al fondo di un bacino, chiamato in italiano cratere, che ha due leghe e mezzo di larghezza e altrettante di profondità; esso sembra quasi chiuso dall'isola di Capri, che si presenta dal lato di mezzogiorno, e sebbene a sette leghe di distanza la vista termini piacevolmente, si crede di vedere ai lati di quest'isola due aperture chiamate in effetti Bocche di Capri, ma l'una ha più di otto leghe di larghezza, e l'altra ha solamente una lega, sebbene esse appaiono pressoché uguali. ([[Joseph-Jérôme Le François de Lalande]])
*Quando ci venne l'idea – e noi fummo già collaboratori della rivista «Vperëd» – di costituire la scuola di partito per gli operai e farla all'isola di Capri, dietro consiglio del nostro ottimo compagno Vilonov... tale idea poteva sembrare o una trovata romantica o una strana combinazione casuale. Infatti, quando gli operai dalle diverse {{sic|attà}} dell'ex-impero russo giunsero sull'isola, rimasero sommamente sorpresi e tutto, intorno, gli sembrò una fiaba. Uno di loro – un operaio di Sormov – sbalordito guardava, senza parola, il mare più azzurro che il turchinetto nella tinozza, gli scogli infocati dal sole e simili a immense macchie gialle, le spine pungenti dei cactus, i ventagli delle palme, ed infine disse: «Ci hanno fatto viaggiare per migliaia di ''verste'' per portarci su un sassolino». ([[Anatolij Vasil'evič Lunačarskij]])
*Tutta l'isola è strana e bizzarra: s'alza, s'abbassa d'un tratto, si stira, si spiana da un lato, dall'altro s'accorcia, s'allunga di qua, di là finisce in dolce pendìo, rompe in scogliere, altissime, s'erge maestosa sul monte Solaro. ([[Enzo Petraccone]])
 
====[[Edwin Cerio]]====