Esiodo: differenze tra le versioni

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*''Stolti, perché non sanno quanto più grande è la metà dell'intero.'' (v. 40; 2007)
*''Prima una stirpe aurea di uomini mortali | fecero gli immortali che hanno le Olimpie dimore. | Erano ai tempi di [[Crono|Kronos]], quand'egli regnava nel cielo; | come dèi vivevano, senza affanni nel cuore, | lungi e al riparo da pene e miseria, né triste | vecchiaia arrivava, ma sempre ugualmente forti di gambe e di braccia, | nei conviti gioivano, lontano da tutti i malanni; | morivano come vinti dal sonno, e ogni sorta di beni | c'era per loro; il suo frutto dava la fertile terra | senza lavoro, ricco ed abbondante, e loro, contenti, | in pace, si spartivano i frutti del loro lavoro in mezzo a beni infiniti, | ricchi d'armenti, cari agli dèi beati''. (vv. 109-120; 2007)
*Spesso un'intera città ha pagato per un uomo malvagio. (240)<ref>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 14603-X</ref>
*Tale legge, infatti, il Cronide (Zeus) ha dato agli uomini: che i pesci, le fiere e gli uccelli volanti si divorino tra di loro, perché non hanno [[giustizia]]; agli uomini, invece, ha dato la giustizia. (vv. 276-280<ref>Citato nell'introduzione di Alessandra Borgia a [[Plutarco]], ''I dispiaceri della carne. Perì sarcophagìas'', Stampa alternativa, Roma, 1995, p. 6. ISBN 88-7226-269-0</ref>)
*''Non trarre ingiusti profitti: gli ingiusti profitti sono uguali a sciagure. | Ama chi t'ama, ed accostati a chi ti s'appressa; | e [[dono|dona]] a chi dona, e a chi non dona, non donare: | si dona a chi dona, e a chi non dona non si dona;''<ref>{{Cfr}} [[Etica della reciprocità]].</ref> | ''il dono è buono, la rapina è cattiva e apportatrice di morte; | difatti l'uomo che dona spontaneo, anche se il dono è costoso, | di esso gioisce, e nel cuor se n'allegra; | ma chi, sfrontatezza ascoltando, egli stesso qualcosa depreda, | fosse anche poco, il suo cuore si gela.'' (vv. 352-360; 1994)