Cosa insegna realmente la Bibbia?: differenze tra le versioni

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*Chiaramente il nome Geova è parte integrante della Bibbia. Conoscendone il significato e usandolo liberamente nella nostra adorazione siamo enormemente aiutati ad avvicinarci di più al nostro Padre celeste, Geova. (p. 197)
*Gesù dice che il Padre conosce delle cose che il Figlio ignora. Ma se Gesù fosse parte dell'Iddio Onnipotente saprebbe le stesse cose che sa il Padre. Quindi il Figlio e il Padre non possono essere uguali. Eppure qualcuno dice: "Gesù aveva due nature. Qui parlava come uomo". Anche se così fosse, che dire dello spirito santo? Se fa parte dello stesso Dio come il Padre, perché Gesù non dice che lo spirito sa quello che conosce il Padre? (p. 204)
*Gesù Cristo non morì su una croce. Il termine greco generalmente tradotto "croce" è ''stauròs'', che fondamentalmente indica "un'asta o palo dritto". (p. 204)
*Non c'è alcuna prova che nei primi tre secoli dopo la morte di Cristo coloro che si dichiaravano cristiani usassero la [[Croce cristiana|croce]] nell'adorazione. Nel IV secolo, tuttavia, l'imperatore pagano Costantino si convertì e contribuì a farla diventare il simbolo del cristianesimo apostata. Quali che fossero i suoi motivi, la croce non aveva niente a che fare con Gesù Cristo, ma aveva piuttosto origini pagane. (p. 204)
*Perché mai fu adottato questo simbolo pagano? A quanto pare per invogliare i pagani ad accettare il "cristianesimo". (p. 205)
*Dal momento che la Parola di Dio non indica che in cielo ci siano due eserciti di angeli fedeli, uno capeggiato da Michele e uno capeggiato da Gesù, è logico concludere che Michele altri non è che Gesù Cristo nel suo ruolo celeste. (p. 219)