Yahweh: differenze tra le versioni

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Creata pagina con "thumb|Yahweh rappresentato su un Dracma del IV secolo a.C. '''Yahweh''', in italiano anche '''Jahvè''' o '''Iahvè''', Dio nazionale del popolo ebrai..."
 
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===[[Alfred Loisy]]===
*La religione mosaica era ben lungi dall'essere un rigoroso monoteismo. Per trovare questo monoteismo negli antichi testi bisognerebbe farvelo entrare per forza. Ma coloro che si figuaravanofiguravano Jahvè nello spirito della notte, in atto di battersi con Giacobbe e collo stesso Mosè, in atto di fermare l'asina di Balaam, ed anche in atto di viaggiare nell'arca, a meno che ciò avvenisse nel serpente di rame, avendo un nome, alla pari degli dei vicini, ed, alla pari di questi, un popolo da custodire, e proteggere, costoro, evidentemente, lo concepivano come un dio particolare, potentissimo nella sua sfera d'azione, ed in atto di operare meraviglie nell'interesse dei suoi fedeli, ma pur sempre un dio frammezzo ad una schiera di dei, quantunque, infallantemente, fosse il più forte, il più grande, e forse anche il migliore.
*La santità di Jahvè consiste nella sua inviolabilità, nella sua inaccessibilità, nella potenza che di cui è fornito di far rispettare la sua volontà, e non nella perfezione morale della sua natura. Si è detto che il suo carattere possiede dei tratti morali, ma non è precisamente un carattere morale. La sua potenza, la sua scienza, la sua bontà, sopratutto, hanno dei limiti. Quel dio del quale si crede che uccida istantaneamente coloro che rimirano la sua arca, o che stendono la mano per impedirle di cadere, non è un giudice che renda il castigo proporzionato alla colpa, sibbene un essere terribile che viene irritato quando lo si avvicina più di quello che convenga. La più leggera infrazione commessa contro la sua volontà, il più leggero attentato alla maestà del suo nome, lo ricolmano qualche volta di furore, ed a piacer suo o punisce le offese, oppure non vi bada nemmeno.
*Quanto più una catastrofe è spaventosa, tanto più nella stessa si riconosce il suo intervento. Si trova esser naturale che egli estermini in una sola notte tutti i promgeniti degli egiziani: è il passaggio di Jahvè. Opera sua sono la peste e le malattie, come le stesse sono opera degli spiriti. Acceca o fa impazzire coloro che vuol perdere. Provoca il delitto che poi punirà. Siccome ogni trasporto violento dell'anima veniva attribuito agli spiriti, buono o cattivo che potesse essere, ogni eminente attitudine come ogni disordine dell'intelligenza la si attribuisce a Jahvè, il quale, in tal modo, viene ad essere, al tempo stesso, il genio del bene ed il genio dal male dei suoi sudditi.