Cesare Marchi: differenze tra le versioni

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*È la solita parola di origine greca e vuol dire «che allontana». Allontana gli influssi maligni. ''[[apotropaico|Apotropaici]]'' sobo gli amuleti, i talismani che portiamo contro il malocchio: corni di corallo, piccoli ferri di cavallo, zampette di coniglio. Gesto apotropaico è toccar ferro (però deve essere allo stato naturale, non verniciato) quando si parla d'una malattia, d'una disgrazia. Se un gatto nero ci attraversa la strada, è conveniente tornare indietro. (p. 129)
*La camorra inizialmente si chiamava Società dell'umiltà, per la sottomissione cieca che gli affiliati dovevano agli ordini dei capi. Dalla corruzione di ''umiltà'' sarebbe derivata la parola ''[[omertà]]'', regola fondamentale della malavita merdionale che obbliga a non svelare mai il nome di chi ha commesso un delitto, a non denunciare mai il colpevole alla giustizia ufficiale, affinché l'offeso si faccia giustizia da solo. Suggestiva, a questo punto, anche l'ipotizzata derivazione dallo spagnolo ''hombredad', virilità, l'essere uomo, da ''hombre''. (pp. 163-164)
*Nettamente spregiativa e offensiva, in questa famiglia di servi, è la qualifica del [[tirapiedi]]. Diceva [[Tacito]] che il silenzio è l'onore degli schiavi. Nella reggia di Versailles, Luigi XV, in un momento di euforia, diede una sculacciata a un valletto, il quale rispose: «Perbacco, maestà, andate a scherzare coi vostri pari». Da questo mirabile orgoglio il tirapiedi non è mai sfiorato. Non sa nemmeno che cosa sia. Il tirapiedi è colui che non solo asseconda con entusiasmo, per trarre un vantaggio, tutte le azioni del principale, ma collbora con lui anche in iniziative che ripugnano ai principi di onestà o di umanità. Infatti il tirapiedi, ai tempi in cui vigeva la condanna a morte, era colui che aiutava il [[boia]] nel suo lavoro. In che modo? Tirando i piedi dell'impiccato, per accelerarne la fine. (pp. 184-185)
 
==''Non siamo più povera gente''==