Cesare Marchi: differenze tra le versioni

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*[[Utente]] è una nuova qualifica che si aggiunge alle moltissime che formano la poliedrica carta d'identità del cittadino moderno. Il quale, quando paga le tasse, è un contribuente, alle urne è un elettore, al reggimento una recluta, in aereo un passeggero, per la Pro Loco un vacanziere, per il Rotary un socio, per il quotidiano un abbonato, per il supermercato un consumatore, per l'avvocato un cliente, per il medico un paziente. Oltre a tutto questo, è sempre un utente di qualcosa: dell'azienda acqua-gas, dell'Enel, della Sip, della rete autostradale e di quelle televisive. Si dice utente perché usa un certo servizio, dal latino ''utor'', adopero da cui si dipartono parecchi rami, e quello più generoso è ''utile'': cosa che serve per il raggiungimento di uno scopo. (p. 119)
*È la solita parola di origine greca e vuol dire «che allontana». Allontana gli influssi maligni. ''[[apotropaico|Apotropaici]]'' sobo gli amuleti, i talismani che portiamo contro il malocchio: corni di corallo, piccoli ferri di cavallo, zampette di coniglio. Gesto apotropaico è toccar ferro (però deve essere allo stato naturale, non verniciato) quando si parla d'una malattia, d'una disgrazia. Se un gatto nero ci attraversa la strada, è conveniente tornare indietro. (p. 129)
*La camorra inizialmente si chiamava Società dell'umiltà, per la sottomissione cieca che gli affiliati dovevano agli ordini dei capi. Dalla corruzione di ''umiltà'' sarebbe derivata la parola ''[[omertà]]'', regola fondamentale della malavita merdionale che obbliga a non svelare mai il nome di chi ha commesso un delitto, a non denunciare mai il colpevole alla giustizia ufficiale, affinché l'offeso si faccia giustizia da solo. Suggestiva, a questo punto, anche l'ipotizzata derivazione dallo spagnolo ''hombredad', virilità, l'essere uomo, da ''hombre''. (pp. 163-164)
 
==''Non siamo più povera gente''==