Marguerite Yourcenar: differenze tra le versioni
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*A un amico che sollecitava una mia opinione sull'opera di [[Enrique Larreta]], scrittore argentino dell'inizio del secolo – ancora molto letto, sembra, e molto studiato nelle scuole del suo paese – rispondevo di primo acchito di avere letto uno solo dei suoi libri. Si tratta di un romanzo, ''La Gloria di Don Ramiro'', che conobbe la celebrità in Francia grazie a una traduzione di Rémy de Gourmont, da me letto quando avevo circa quattordici anni. È conoscere male un autore averne letto un solo libro: le armoniche dell'opera ci sfuggono. (da ''A un amico argentino che sollecitava una mia opinione sull'opera di Enrique Larreta'', p. 59)
*Più fortunati dei poeti, all'estero i pittori possono fare a meno di un traduttore: il linguaggio delle forme e dei colori non ha risentito delle infelici conseguenze seguite al crollo della Torre di Babele. E tuttavia, questa regola ha le sue eccezioni: all'estero, [[Nicolas Poussin|Poussin]], il più grande dei nostri pittori, ha ancora oggi un pubblico tanto esiguo ed esclusivo quanto quello di [[Jean Racine|Racine]]. Apprezzare Poussin equivale ad essere ammessi tra i cultori di quella musica da camera francese che [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]], giustamente riteneva incomprabile. [...] Trent'anni fa gli Stati Uniti, a quanto pare, non possedevano un solo dipinto di Poussin: i compratori in un primo tempo si erano rivolti ad artisti di genio più accessibili, o difficili ma più immediatamente aggressivi. (da ''Un'esposizione di Poussin a New York'', p. 65)
*[[Arnold Böcklin|Böcklin]] è sepolto a Fiesole. Forse la sensualità di Venezia, che è triste, o, almeno, lo è nell'opera di Maurice Barrès, sarebbe stata più adatta. Ma non ci si sceglie la tomba. [...] Böcklin non ha fatto rotta verso l'isola dei morti, su una di quelle barche simili alle gondole. L'Arno qui non è più navigabile di quanto lo sia il Reno a Basilea. Sono fiumi scontrosi; il fiume color terra ricorda il torrente dal colore dell'erba. L'Italia di Böcklin, una Germania assolata, è il sogno di un cervello nordico. Senza dubbio, dall'alto delle colline di Fiesole, Böcklin ama questo fiume selvaggio che gli lenisce la nostalgia del Reno. (da ''«L'isola dei morti» di Böcklin'',
*''1944.Wave of the Future''. Ad [[Anne Morrow Lindbergh|Anne Lindbergh]] basta di paragonare l'hitlerismo all'onda del futuro (ammesso che il futuro abbia onde) per chinare il capo davanti a ciò che crede ineluttabile con un misto di sottomissione e di rispetto: come se quanto appare una minaccia proprio per questo meriti di esistere; quasi non dipendesse dagli uomini modificare, ogni giorno, le possibilità dell'indomani. Quelli che descrivono l'imminente catastrofe politica come una marea di settembre, e la civiltà come una spiaggia balneare inondata, dimenticano che le due caratteristiche dell'onda sono il flusso e il riflusso. [...] Così vuole il Dio che governa i flutti. (da ''Carnet di appunti, 1942-1948'', pp. 164-165)
*Noi abbiamo una sola vita: se anche avessi fortuna, se anche raggiungessi la gloria, di certo sentirei di aver perduto la mia, se per un solo giorno smettessi di contemplare l'universo.
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