Luigi Capuana: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Luigi Capuana==
*{{NDR|Sulla [[Galleria Vittorio Emanuele II]] di [[Milano]]}} È il cuore della città. La gente vi s'affolla da tutte le parti, continuamente, secondo le circostanze e le ore della giornata, e si riversa dai suoi quattro sbocchi, stavo per dire nell'aorta e nelle arterie del grande organismo tanto la sua rassomiglianza colle funzioni del cuore è evidente. Tutte le pulsazioni della vita cittadina si ripercuotono qui. Quando pare che anche qui ogni movimento sia cessato, dai grand'occhi di cristallo del pavimento può scorgersi che nei suoi sotterranei ferve sempre il lavoro, quasi che in questo centro vitale l'attività non possa mai addormentarsi e prosegua senza coscienza, proprio come nell'organismo vivente che abbandonasi al sonno. Gli ultimi urli degli scapati che tornano a casa con l'alba si confondono, sotto la grande vôlta di cristallo, col rumore dei passi dei primi operai che s'avviano al lavoro, o dei contadini che l'attraversano per andare al mercato coi nasi all'aria e colla bocca aperta, sbattendo sul pavimento di marmo le enormi bullette delle loro scarpe o i loro zoccoli poderosi. <ref> Da ''La Galleria Vittorio Emanuele'', in ''Primavera e altri racconti''. [http://www.digitami.it/opera.do?operaId=30&visual=img&paginaN=3]</ref>
*Ebbi rimorsi di non essermi sentito Siciliano abbastanza; di avere esagerato anch'io i difetti del carattere isolano, e di avere apprezzato equamente pregi e particolari ogni volta che, interrogato, avevo dovuto ragionare; ebbi rimorso di non aver difeso clamorosamente, e senza sciocche gonfiezze di amor provinciale, la Sicilia, quando l'avevo sentita mal giudicata o calunniata... cosa non rara purtroppo! (da ''L'isola del sole'' – proemio, ''Gioannotta'' ed., Catania, 1914)
*{{NDR|[[Ferdinando Petruccelli della Gattina]]}} Era un meraviglioso giornalista. I suoi articoli non annoiavano mai, interessavano sempre. (da ''Libri e teatro'', Giannotta, 1892, p. 193)