Marie-Louise von Franz: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Codas (discussione | contributi)
→‎Bibliografia: correggo titolo errato
Codas (discussione | contributi)
Sistemo
Riga 1:
'''Marie-Louise von Franz''' (1915 – 1998), psicoanalista svizzera.
==''Il processo di individuazione''==
 
*Il [[sé]] può essere definito un principio interiore di guida, distinto dalla personalità conscia, e tale che può essere individuato solo tramite l'interpretazione dei sogni dei vari soggetti. I sogni dimostrano che esso è il centro regolatore che determina la maturazione e l'espansione costante della personalità. Ma questo elemento così ampio, in cui sembra incentrarsi quasi la totalità della psiche, si rivela, a tutta prima, solo come una possibilità innata. Può emergere lentissimamente, o può svilupparsi, in maniera relativamente completa, solo nel corso dell'intero ciclo vitale del soggetto. Fino a che punto, in concreto, esso possa svilupparsi dipende dalla circostanza che l'ego sia, o meno, disposto a seguire i messaggi che gli giungono dal sé. (p. 147)
*Le difficoltà che insorgono quando si entra in contatto con la propria ombra, sono efficacemente descritte nel 18° capitolo del [[Corano]]. In esso si dice dell'incontro nel deserto fra [[Mosè]] e Khidr (l'« essere verde », o « il primo angelo di Dio »). Essi procedono insieme, e Khidr esprime il proprio timore che Mosè non riesca ad assistere senza indignarsi alle sue imprese. Se Mosè non riuscirà a tollerarlo, e ad aver fiducia in lui, Khidr lo dovrà abbandonare. <br>Per prima cosa, Khidr sfonda la barca di certi poveri pescatori. Quindi, davanti agli occhi di Mosè, uccide un bel ragazzo, e infine restaura le mura rovinate di una città di infedeli. Prima di lasciare Mosè, comunque, gli spiega le ragioni dei suoi atti: sfondando la barca dei pescatori, egli in realtà l'ha salvata, perché i pirati erano in attesa al largo per assalirla. Così come è ora, i pescatori potranno ripararla. Il bel ragazzo stava andando a commettere un delitto, e, uccidendolo, Khidr ha preservato dall'infamia i suoi pii genitori. Il restauro delle mura, infine, è valso a salvare dalla rovina economica due giovani, il cui tesoro era rimasto sepolto sotto di esse. Mosè, che era rimasto indignato davanti alle azioni di Khidr, comprese (quando era troppo tardi) che il suo giudizio era stato affrettato. Le azioni di Khidr gli erano sembrate totalmente malvage, ma, in effetti, non lo erano. <br>Esaminando con una certa ingenuità questo racconto, si potrebbe supporre che Khidr sia l'ombra, irrazionale e capricciosa, del pio Mosè, osservante della legge. Ma non è così, Khidr è piuttosto la personificazione di arcane azioni... (p. 161)
*L'individuazione dell'inconscio è una delle scoperte più ricche di conseguenze dei nostri tempi. Ma poiché l'individuazione di questa realtà comporta la necessità di una onesta autocritica, e di una generale riorganizzazione della propria vita, molti continuano a comportarsi come se niente fosse accaduto. Ci vuole molto coraggio per affrontare seriamente l'inconscio, e i problemi che esso pone. Per lo più, gli uomini sono troppo indolenti per impegnarsi profondamente nell'esame anche solo di quegli aspetti morali del loro comportamento, dei quali hanno consapevolezza; a maggior ragione è ovvio che trascurino l'incidenza su essi dell'inconscio. (p. 163)
*L'[[anima]] è la personificazione di tutte le tendenze psicologiche femminili della psiche dell'uomo, cioè sentimenti e atteggiamenti vaghi e imprecisi, presentimenti, la ricettività dell'irrazionale, l'amore di sé, il sentimento della natura, e l'atteggiamento nei confronti dell'inconscio. Non è per caso che nell'antichità spettava a sacerdotesse (come la sibilla dei Greci) l'incombenza di penetrare la volontà divina, e di istituire rapporti con gli dèi. (p. 163)
*L'animus non si manifesta così spesso in forma di fantasia erotica; più di frequente assume la forma di una intima convinzione «sacra» Quando una simile convinzione venga espressa con voce sicura, maschile, o venga imposta ad altri tramite violente scenate la mascolinità latente nella donna si rivela apertamente. Tuttavia, anche in una donna che presenti spiccati i caratteri della femminilità, l'animus può avere la forza di un potere inesorabile. Tutto a un tratto si individua, in una simile donna, un inaspettato elemento di fredda, inaccessibile ostinazione. (p. 171)
*Anche l'animus, come l'anima, passa attraverso un processo di sviluppo di quattro gradi. In principio, esso si manifesta come la personificazione di un puro potere psichico — per esempio, come un campione dell'atletica, un « uomo-muscolo ». Al secondo grado, esso rivela spirito di iniziativa, e la capacità di svolgere un'attività pianificata. Al terzo, l'animus diviene la « parola », manifestandosi spesso nelle vesti di un sacerdote, o di un professore. Infine, nella sua quarta realizazione, l'animus è l'incarnazione del « significante ». A questo altissimo livello esso, come già abbiamo visto per l'anima, assume la funzione di mediatore della esperienza religiosa, mentre la vita si apre alla pienezza di nuovi significati. La donna acquista fermezza spirituale. una sorta di invisibile sostegno interno, che la compensa della sua fragilità esteriore. L'animus, al livello superiore del suo sviluppo, collega spesso la mentalità della donna con l'evoluzione spirituale tipica dell'età di essa, e può così renderla ancor più ricettiva dell'uomo a nuove idee creative. E per questo motivo che, nell'antichità, le donne venivano impiegate presso molti popoli per espletare le funzioni di veggenti e indovine. La pienezza creativa del loro animus — nel suo aspetto positivo — si esprime talvolta tramite pensieri e idee che stimolano gli uomini a nuove imprese. (p. 175)
== ''Le fiabe interpretate''==
=== [[Incipit]] ===
Line 28 ⟶ 34:
*Di qui l'affermazione dei filosofi cinesi che chiunque sia in pieno e costante contatto col [[Tao]] non ha più bisogno di consultare [[Libro dei Mutamenti|I Ching]]; anche [[Carl Gustav Jung|Jung]] alla fine della vita smise di interrogarli, poiché, come mi raccontò un giorno, conosceva in anticipo le risposte. (p. 190)
*Il nostro spirito non è libero di speculare a piacimento su un determinato [[numero]]: tutto ciò che diciamo è determinato e delimitato dalla concezione dell'unità, della duplicità e delle loro implicazioni. (p. 197)
==''Schema dello sviluppo psichico''==
*Il [[sé]] può essere definito un principio interiore di guida, distinto dalla personalità conscia, e tale che può essere individuato solo tramite l'interpretazione dei sogni dei vari soggetti. I sogni dimostrano che esso è il centro regolatore che determina la maturazione e l'espansione costante della personalità. Ma questo elemento così ampio, in cui sembra incentrarsi quasi la totalità della psiche, si rivela, a tutta prima, solo come una possibilità innata. Può emergere lentissimamente, o può svilupparsi, in maniera relativamente completa, solo nel corso dell'intero ciclo vitale del soggetto. Fino a che punto, in concreto, esso possa svilupparsi dipende dalla circostanza che l'ego sia, o meno, disposto a seguire i messaggi che gli giungono dal sé. (p. 147)
*Le difficoltà che insorgono quando si entra in contatto con la propria ombra, sono efficacemente descritte nel 18° capitolo del [[Corano]]. In esso si dice dell'incontro nel deserto fra [[Mosè]] e Khidr (l'« essere verde », o « il primo angelo di Dio »). Essi procedono insieme, e Khidr esprime il proprio timore che Mosè non riesca ad assistere senza indignarsi alle sue imprese. Se Mosè non riuscirà a tollerarlo, e ad aver fiducia in lui, Khidr lo dovrà abbandonare. <br>Per prima cosa, Khidr sfonda la barca di certi poveri pescatori. Quindi, davanti agli occhi di Mosè, uccide un bel ragazzo, e infine restaura le mura rovinate di una città di infedeli. Prima di lasciare Mosè, comunque, gli spiega le ragioni dei suoi atti: sfondando la barca dei pescatori, egli in realtà l'ha salvata, perché i pirati erano in attesa al largo per assalirla. Così come è ora, i pescatori potranno ripararla. Il bel ragazzo stava andando a commettere un delitto, e, uccidendolo, Khidr ha preservato dall'infamia i suoi pii genitori. Il restauro delle mura, infine, è valso a salvare dalla rovina economica due giovani, il cui tesoro era rimasto sepolto sotto di esse. Mosè, che era rimasto indignato davanti alle azioni di Khidr, comprese (quando era troppo tardi) che il suo giudizio era stato affrettato. Le azioni di Khidr gli erano sembrate totalmente malvage, ma, in effetti, non lo erano. <br>Esaminando con una certa ingenuità questo racconto, si potrebbe supporre che Khidr sia l'ombra, irrazionale e capricciosa, del pio Mosè, osservante della legge. Ma non è così, Khidr è piuttosto la personificazione di arcane azioni... (p. 161)
*L'individuazione dell'inconscio è una delle scoperte più ricche di conseguenze dei nostri tempi. Ma poiché l'individuazione di questa realtà comporta la necessità di una onesta autocritica, e di una generale riorganizzazione della propria vita, molti continuano a comportarsi come se niente fosse accaduto. Ci vuole molto coraggio per affrontare seriamente l'inconscio, e i problemi che esso pone. Per lo più, gli uomini sono troppo indolenti per impegnarsi profondamente nell'esame anche solo di quegli aspetti morali del loro comportamento, dei quali hanno consapevolezza; a maggior ragione è ovvio che trascurino l'incidenza su essi dell'inconscio. (p. 163)
*L'[[anima]] è la personificazione di tutte le tendenze psicologiche femminili della psiche dell'uomo, cioè sentimenti e atteggiamenti vaghi e imprecisi, presentimenti, la ricettività dell'irrazionale, l'amore di sé, il sentimento della natura, e l'atteggiamento nei confronti dell'inconscio. Non è per caso che nell'antichità spettava a sacerdotesse (come la sibilla dei Greci) l'incombenza di penetrare la volontà divina, e di istituire rapporti con gli dèi. (p. 163)
*L'animus non si manifesta così spesso in forma di fantasia erotica; più di frequente assume la forma di una intima convinzione «sacra» Quando una simile convinzione venga espressa con voce sicura, maschile, o venga imposta ad altri tramite violente scenate la mascolinità latente nella donna si rivela apertamente. Tuttavia, anche in una donna che presenti spiccati i caratteri della femminilità, l'animus può avere la forza di un potere inesorabile. Tutto a un tratto si individua, in una simile donna, un inaspettato elemento di fredda, inaccessibile ostinazione. (p. 171)
*Anche l'animus, come l'anima, passa attraverso un processo di sviluppo di quattro gradi. In principio, esso si manifesta come la personificazione di un puro potere psichico — per esempio, come un campione dell'atletica, un « uomo-muscolo ». Al secondo grado, esso rivela spirito di iniziativa, e la capacità di svolgere un'attività pianificata. Al terzo, l'animus diviene la « parola », manifestandosi spesso nelle vesti di un sacerdote, o di un professore. Infine, nella sua quarta realizazione, l'animus è l'incarnazione del « significante ». A questo altissimo livello esso, come già abbiamo visto per l'anima, assume la funzione di mediatore della esperienza religiosa, mentre la vita si apre alla pienezza di nuovi significati. La donna acquista fermezza spirituale. una sorta di invisibile sostegno interno, che la compensa della sua fragilità esteriore. L'animus, al livello superiore del suo sviluppo, collega spesso la mentalità della donna con l'evoluzione spirituale tipica dell'età di essa, e può così renderla ancor più ricettiva dell'uomo a nuove idee creative. E per questo motivo che, nell'antichità, le donne venivano impiegate presso molti popoli per espletare le funzioni di veggenti e indovine. La pienezza creativa del loro animus — nel suo aspetto positivo — si esprime talvolta tramite pensieri e idee che stimolano gli uomini a nuove imprese. (p. 175)
 
==Bibliografia==