Malattia: differenze tra le versioni

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*La malattia mentale allora esprime contemporaneamente un movimento di rottura (autonomo e inconsapevole) con le forme di vista istituzionalizzate e lo stacco che il movimento stesso subisce. ([[Silvia Montefoschi]])
*«La malattia presenta innumerevoli aspetti squallidi, molti dei quali tu conosci anche troppo bene, mio caro», disse a Jack mentre erano insieme nella cabina del commodoro, «e tra questi, in un certo senso il peggiore è il totale egoismo del malato. È vero che un organismo impegnato a sopravvivere deve necessariamente concentrari su sé stesso, ma la mente che abita quell'organismo è talmente incline a indulgere anche quando la necessità non sussiste...» ([[Patrick O'Brian]])
*La malattia può agire «da filtro, da cribro», mettere l'uomo dinanzi alla verità, e quindi concentrare l'attenzione, dar maggiore acume allo spirito. Esser messi a faccia a faccia con la morte è ben diverso dal saper vagamente che un giorno si dovrà morire. ([[Mario Praz]])
*La malattia si è un impaccio del corpo, ma non della disposizione dell'animo, solo che esso non voglia. ([[Epitteto]])
*La realtà domestica è come la monade [[leibniz]]iana, senza porte e senza finestre, chiusa in sé stessa e impenetrabile, impermeabile alla solidarietà del vicinato. In essa sovente non c'è spazio, né tempo, né cultura, né cura per malattie che non siano di breve durata e per malati che non siano autosufficienti, autocoscienti, o che siano morenti. Emarginato e inesaudito in [[ospedale]], chi [[morte|muore]] non è meno solo e incompreso in [[famiglia]], nella realtà spesso ostile di oggi. ([[Giorgio Cosmacini]])