Michail Gorbačëv: differenze tra le versioni

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*I legami commerciali, culturali e politici della Russia con altri stati e nazioni europei hanno radici profonde nella storia. Noi siamo europei. La vecchia Russia era unita all'Europa dal cristianesimo, della cui venuta sulla terra dei nostri avi l'anno prossimo si celebrerà il millenario. La storia della Russia è parte integrante della grande storia europea. I russi, gli ucraini, i bielorussi, i moldavi, i lituani, i lettoni, gli estoni, i careli e altri popoli hanno dato tutti un grande contributo allo sviluppo della civiltà europea. Perciò si considerano a buon diritto suoi eredi legittimi. (p. 255)
*In Europa circola una versione dei fatti secondo la quale l'Europa fu divisa dai comunisti. E il discorso di Churchill a Fulton? E la Dottrina Truman? La divisione politica dell'Europa fu iniziata da coloro che vollero la disintegrazione della coalizione antihitleriana, vararono la guerra fredda contro i paesi comunisti e crearono il blocco della NATO come strumento di scontro politico-militare in Europa. È opportuno ripetere che il [[Patto di Varsavia]] fu firmato ''dopo'' l'istituzione della NATO. (p. 258)
*Densamente popolata e altamente urbanizzata, l'Europa brulica di armi, nucleari e convenzionali. Oggi non sarebbe sufficiente definirla un «barile di polvere». Vi si fronteggiano i gruppi militari più potenti, equipaggiati dei mezzi più moderni e continuamente migliorati. Vi si concentrano migliaia di testate nucleari, mentre ne basterebbero alcune dozzine per trasformare il territorio europeo in un inferno. (p. 261)
*Le nazioni europee hanno l'esperienza più amara e dolorosa delle due guerre mondiali. La coscienza dell'inammissibilità di una nuova guerra ha lasciato una profondissima impronta nella loro memoria storica. Non è una coincidenza che l'Europa abbia il più vasto e autorevole movimento contro la guerra, che abbraccia tutti gli strati sociali. (p. 263)
*È tempo di porre fine alle menzogne sull'aggressività dell'Unione Sovietica. Mai, in nessuna circostanza, il nostro paese darà inizio alle operazioni militari contro l'Europa occidentale a meno che noi e i nostri alleati veniamo attaccati dalla NATO! Mai, lo ripeto, mai! (p. 271)
*L'Europa occidentale non progredirà certo tecnologicamente grazie al programma militarista delle [[Strategic Defense Initiative|Guerre Stellari]]. Questa è pura e semplice demagogia colorata di imperialismo tecnologico. (p. 274)
*L'antico mito greco del rapimento di Europa ha assunto oggi una particolare attualità. È superfluo precisare che l'Europa, come espressione geografica, resterà al suo posto. Tuttavia si ha a volte l'impressione che la politica indipendente delle nazioni dell'Europa occidentale sia stata loro sottratta e venga trasportata al di là dell'oceano, e che gli interessi nazionali vengano cancellati con il pretesto di diffendere la sicurezza. (p. 278)
*Non accetterò mai l'affermazione, qualunque cosa mi venga detta, che il popolo americano ha intenzioni aggressive verso l'Unione Sovietica. Non posso crederlo. Vi sono forse certi individui che si compiacciono delle tensioni, degli sontri e dell'intensa rivalità tra i nostri paesi. Forse c'è qualcuno che guadagna qualcosa da tale situazione. Ma ciò non corrisponde agli interessi dei nostri popoli. (p. 282)
*Gli Stati Uniti hanno un potenziale di produzione enorme e un'enorme ricchezza materiale, ma nel contempo hanno milioni di bisognosi. Questo va tenuto presente. Una passione quasi missionaria per predicare i diritti umani e la libertà, e l'inadempienza ad assicurare gli stessi diritti elementari in casa loro. Anche questo induce a riflettere. Interminabili chiacchiere sulla libertà dell'uomo, tentativi di imporre il proprio modo di vivere ad altri, propaganda su vasta scala del culto della forza e della violenza. Come dobbiamo interpretare tutto questo? Arroganza del potere, soprattutto del potere militare, continuo aumento delle spese per gli armamenti e deficit nel bilancio, un debito interno e ora anche un debito con l'estero. A quale scopo? Quali sono le motivazioni degli Stati Uniti? Noi ci poniamo tutti questi interrogativi e molti altri nel tentativo di cogliere la realtà americana e di scoprire le molle principali della sua politica. (p. 288)
*Non rivelo un segreto se dico che l'Unione Sovietica fa quanto è in suo potere per mantenere le proprie difese moderne e affidabili. È un dovere verso il nostro popolo e i nostri alleati. Nel contempo desidero ricordare che ciò non avviene per nostra scelta. Ci è stato imposto. (p. 293)
*Senza dubbio l'Unione Sovietica e gli Stati Uniti sono due stati potenti, dagli immensi interessi. Ognuno ha i suoi alleati e i suoi amici. Abbiamo le nostre priorità in politica estera, ma ciò non significa che siamo inevitabilmente condannati allo scontro. Sarebbe più logica, anzi, una conclusione diversa: l'Unione Sovietica e gli Stati Uniti sono responsabili per il futuro del mondo. (p. 302)
*Sì, siamo contrari alla SDI perché siamo per l'eliminazione completa delle armi nucleari e perché la SDI rende il mondo ancora più instabile. Ma per noi è una questione di responsabilità anziché di paura, perché le conseguenze sarebbero imprevidibili. Anziché promuovere la sicurezza, la SDI distrugge quanto ancora resta di ciò che potrebbe servirle. (p. 314)
 
==''La casa comune europea''==