Michail Gorbačëv: differenze tra le versioni

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*È vero che la stampa aveva pubblicato ancora proposte che esorbitavano dal nostro sistema. Per esempio, era stata espressa l'opinione che avremmo dovuto rinunciare all'economia pianificata e accettare la disoccupazione. Questo tuttavia non possiamo permetterlo, poiché intendiamo rafforzare il socialismo e non sostituirlo con un sistema diverso. Quanto ci viene proposto dall'Occidente, da un'economia diversa, è per noi inaccettabile. Siamo certi che se mettiamo effettivamente in moto il potenziale del socialismo, se aderiamo ai suoi principii basilari, se teniamo pienamente conto degli interessi umani e approfittano dei vantaggi di un'economia pianificata, il socialismo possa realizzare molto più del capitalismo. (p. 108)
*D'accordo, supponiamo che faremo errori. E con ciò? È molto meglio correggere gli errori che restare nell'inerzia. (p. 112)
*Secondo me, avevamo accettato con troppe speranze la politica della [[distensione]]: con troppa fiducia, direi. Molti credevano che sarebbe stata irreversibile e che avrebbe schiuso possibilità sconfinate, soprattutto per l'espansione del commercio e delle relazioni economiche con l'Occidente. Arrivammo addirittura a sospendere certe nostre ricerche e certi sviluppi tecnologici, sperando nella divisione internazionale di tale lavoro e pensando che sarebbe stato più vantaggioso acquistare certe macchine anziché fabbricarle in patria. Ma che cosa accadde? Fummo duramente puniti per la nostra ingenuità. (p. 118)
*Noi non abbiamo bisogno di un socialismo «puro», dottrinario, inventato, bensì di un socialismo reale, leninista. Lenin fu molto chiaro su questo punto: dato che abbiamo un'industria enormemente sviluppata, non c'è nulla da temere. Attingendo a questa forza, possiamo operare in maniera pianificata le trasformazioni socialiste. Questo è un autentico lavoro socialista. Era vero allora ed è ancora più vero al giorno d'oggi, perché la nostra società è forte economicamente e politicamente. Lenin non perdeva mai di vista la realtà concreta ed era guidato dagli interessi del popolo lavoratore. (p. 122)
*Non vi è lo sfruttamento dell'uomo ad opera dell'uomo, non vi è divisione tra ricchi e poveri, tra milionari e mendicanti; tutte le nazioni sono eguali tra eguali; tutti hanno un posto di lavoro garantito; abbiamo l'istruzione secondaria e superiore gratuita e servizi sanitari gratuiti; i cittadini hanno una vecchiaia assicurata. Questa è la concretizzazione della giustizia sociale sotto il [[socialismo]]. (p. 128)
*Il sistema più sicuro per liberarci di una piaga sociale come l'[[alcolismo]] consiste nello sviluppare la sfera della ricreazione, dell'efficienza fisica, dello sport e delle attività culturali di massa e nel democratizzare ulteriormente la vita della società nel suo complesso. (p. 131)
 
==''La casa comune europea''==